Aosta: insediata la consulta delle mense scolastiche
L'organismo presieduto dall'assessore Samuele Tedesco servirà anche per favorire il dialogo con le famiglie e il miglioramento del servizio
In un momento in cui le polemiche sembrano essersi quietate nell’attesa di assistere ai cambiamenti promessi dall’assessore, ecco un’altra modifica in materia di mense scolastiche, che mercoledì 15 marzo hanno visto insediarsi la consulta, istituita lo scorso 25 maggio.
La composizione della consulta
L’organismo è composto dall’assessore all’Istruzione Samuele Tedesco, in qualità di presidente, dalla responsabile del Servizio di Igiene degli alimenti e della nutrizione dell’Usl VdA Annamaria Covarino, dal rappresentante dei dirigenti scolastici del Comune, Federico Marchetti, dalle consigliere comunali Sarah Burgay e Sylvie Spirli e dai rappresentanti dei genitori per le cinque Istituzioni scolastiche: Fabio Sacchi (Eugenia Martinet), Maria Pia Lodi (San Francesco), Katia Pinci (Saint-Roch; segretaria), Marco Cocco (Luigi Einaudi) e Jean-Patrick Perruchon (Emile Lexert).
I compiti
La consulta delle mense scolastiche, che resterà in carica fino a fine legislatura, è stata pensata per costruire una rete partecipativa tra genitori, enti e associazioni del territorio, al fine di promuovere il valore educativo del pasto.
Le funzioni individuate sono:
– fornire il proprio parere consultivo riguardante le proposte e le variazioni sui menù scolastici, nonché sulle modalità di erogazione del servizio;
– compiere valutazioni e monitoraggi, ivi compresa la predisposizione del materiale di analisi, sull’andamento del servizio, sulla qualità dello stesso, sull’accettabilità del pasto anche attraverso la visita ai locali della cucina e dei refettori;
– promuovere una gestione ecosostenibile, improntata all’eliminazione della plastica e alla raccolta differenziata dei rifiuti prodotti, e per la valorizzazione degli avanzi alimentari non visti più come sprechi, ma come risorse da riutilizzare;
– promuovere iniziative, incontri pubblici, conferenze, riunioni o dibattiti in cui potranno essere invitati nutrizionisti/e, esperti/e di ristorazione ed educazione alimentare; il tutto in un’ottica di salvaguardia e prevenzione della salute, nonché di valorizzazione e confronto ulteriore tra alunni/e, docenti, genitori ed operatori/operatrici dei sevizi, anche attraverso la promozione di attività formative mirate nell’ambito delle materie di possibile competenza;
– esprimere un parere ed eventuali proposte migliorative alla “strategia di comunicazione” proposta dalla ditta appaltatrice contenente specifiche attività di comunicazione con i/le cittadini/e, con le scuole e con le realtà associative.
La riunione di insediamento
La riunione di mercoledì è servita anche per definire il campo di azione della Consulta.
Illustrati gli sviluppi relativi al nuovo appalto per la refezione scolastica e i servizi integrati, la riunione è servita anche per pianificare il coinvolgimento delle famiglie, con lo scopo di migliorare il servizio di mensa e illustrare le scelte alimentari alla base del nuovo menù.
L’assessore
Raggiante l’assessore all’Istruzione, Samuele Tedesco.
«La ricostituzione della Consulta era uno degli obiettivi che ci eravamo prefissi nell’ambito del percorso di rinnovamento delle mense scolastiche – ha spiegato Tedesco -. L’obiettivo è quello di creare maggiore consapevolezza nelle famiglie attraverso un processo di informazione e di condivisione delle decisioni, in modo che i genitori diventino attori partecipanti delle scelte e non utenti passivi».
Samuele Tedesco ricorda come nelle scorse settimane sia stato avviato un «confronto aperto su tutte le questioni legate alla mensa scolastica», che ha fatto seguito al ripristino della possibilità, per i genitori, di pranzare con i figli.
«I suggerimenti proposti, unitamente al lavoro della Consulta, costituiranno la base per apportare alcune modifiche e integrazioni al menu della refezione scolastica – ha concluso Tedesco -, in modo da andare incontro alle esigenze delle famiglie, ma soprattutto a quelle dei minori fruitori del servizio».
(al.bi.)