Esercizi di vicinato: nel 2023 stanziati 900 mila euro per sostenerli
Una mozione di Forza Italia impegna il governo a predisporre e mettere a disposizione del Consiglio regionale nel più breve tempo possibile un rapporto sul numero di esercizi commerciali sul territorio
Esercizi di vicinato: nel 2023 stanziati 900 mila euro per sostenerli. Il dato è emerso durante il dibattito sulla mozione del gruppo Forza Italia, che manifestava preoccupazione per le continue chiusure. Il Consiglio Valle ha poi approvato all’unanimità la ricognizione dei negozi di paese sul territorio regionale per avere il quadro della situazione ed, eventualmente, adottare misure di sostegno.
Le spiegazioni
L’assessore al commercio, Giulio Grosjacques, ha concordato sulla «necessità di tamponare l’emorragia del piccolo commercio, temporaneamente fermata dalla legge regionale a favore degli esercizi di vicinato di paese. Una misura che non può essere considerata risolutiva, perché destinata a sostenere i piccoli negozi con parametri di fatturato e personale impiegato molto limitato, ma che tuttavia ha prodotto risultati significativi: nel 2021 e 2022 sono stati rispettivamente 126 e 153 i beneficiari, di cui 14 e 7 per l’apertura di nuove attività, e 113 e 146 per il mantenimento di attività esistenti. Nel 2023, sono stati stanziati 900 mila euro».
Ha aggiunto: «Si tratta di un intervento sperimentale con valenza triennale: al termine la Giunta informerà la Commissione competente sui risultati. Stiamo inoltre predisponendo una delibera per ampliare i potenziali beneficiari, soprattutto nei piccoli comuni di media montagna. Vista la grande attenzione che questa maggioranza pone al settore del commercio, abbiamo voluto proporre una modifica all’impegnativa del testo, al fine di avere dati ancora più rilevanti che saranno utili alle riflessioni dell’intero Consiglio».
La replica
«Ad Aosta, le attività di commercio al dettaglio sono diminuite di 114 unità nell’ultimo decennio – ha commentato il capogruppo Pierluigi Marquis -. Questa riduzione è sicuramente un dato di fatto che riguarda tutto il nostro territorio, dovuto sia agli effetti della pandemia sia al crescente affermarsi della grande distribuzione e degli acquisti online. Gli esercizi di vicinato sono un punto di riferimento nei piccoli paesi oltre che un servizio reso alla comunità. Per poter intervenire adeguatamente occorrono dei dati per quantificare il fenomeno. Apprezziamo la disponibilità dell’Assessore e del Governo nell’approvare la nostra proposta».
(re.aostanews.it)