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Telcha: «Nessun decreto ingiuntivo, già fissato il tavolo di confronto»

L'azienda che gestisce il teleriscaldamento aostano replica alle accuse mosse dalle associazioni dei consumatori e conferma la volontà di avviare piani di rateizzazione per chi è in ritardo nei pagamenti

Telcha: «Nessun decreto ingiuntivo, già fissato il tavolo di confronto»

Nessun decreto ingiuntivo da parte di Telcha ai condòmini inadempienti e tavolo di confronto già fissato per il 4 maggio, anche alla presenza dei rappresentanti degli amministratori di condominio.

Nega tutte le accuse e ribadisce la volontà di confronto Telcha a seguito del comunicato diramato dall’Association Valdôtaine des consommateurs et usagers, a nome di tutte le associazioni dei consumatori, nel quale si paventava il possibile arrivo di decreti ingiuntivi con la chiusura del bilancio energetico.

Telcha

Telcha chiarisce i vari punti.

«Abbiamo già fissato l’incontro per il 4 maggio alle 15 alla centrale di Telcha – fanno sapere dall’azienda che gestisce il teleriscaldamento aostano -. In quell’occasione ci saranno le associazioni dei consumatori e i rappresentanti delle associazioni degli amministratori di condominio Anapi, Anaci e Aiac».

Telcha sembra cadere un po’ dalle nuvole alla luce del comunicato.

«Ci sono stati confronto continuo e collaborazione, scaturiti, appunto, nel nuovo incontro» continua Telcha, che poi prova a fugare ogni dubbio.

«Non ci sono stati e non ci saranno decreti ingiuntivi per i condomini in ritardo con i pagamenti – conclude l’azienda del gruppo Engie -. Ribadiamo che nell’incontro ci confronteremo sui piani di rateizzazione messi in atto dall’azienda per la gestione degli scaduti degli utenti».

Le associazioni dei consumatori

La risposta di Telcha arriva alla luce del comunicato diffuso dall’Association Valdôtaine des consommateurs et usagers, che aveva lanciato l’allarme in vista della chiusura del bilancio dell’anno termico, prevista nei prossimi mesi.

«Possibili decreti ingiuntivi per i condomini inadempienti potrebbero arrivare già nel mese di giugno – evidenzia Ettore Vuillermoz, responsabile energia di Avcu -. Una situazione di incertezza che si aggiunge al già lungo iter di tensione vissuto dai consumatori in questo ultimo anno contrassegnato da continui incrementi delle tariffe, che hanno visto aumenti anche del 140%».

Diverse azioni avviate

Ricordando come i costi ora siano tornati a livelli adeguati al mercato, rimane il problema, appunto, legato a chi non è riuscito a saldare i conti.

«Come associazioni dei consumatori abbiamo avviato diverse azioni per dare risposte agli utenti, ma al momento gli effetti non risultato risolutivi – spiega ancora Vuillermoz -. Dopo la denuncia di gennaio 2023, c’è stato un incontro con sindaco e vertici di Telcha, mentre a febbraio abbiamo incontrato anche l’assessore regionale Luigi Bertschy e qui c’è stato un accordo tra politica e Telcha, che prevedeva la costituzione di un tavolo di lavoro permanente finalizzato a risolvere i problemi delle inadempienze e la possibilità di ricontrattualizzare le quote fisse dei vecchi contratti ad oggi troppo alte».

Nuovo incontro

Un risultato positivo, ma di certo non sufficiente secondo le associazioni.

«Come già detto, è necessario un nuovo incontro (già fissato ndr) – esclama ancora Ettore Vuillermoz -, anche alla presenza degli amministratori condominiali, coloro che possiedono numeri e dati di chi non è riuscito a saldare il proprio debito. Al momento, però, da Telcha non è arrivata alcuna risposta su possibili incontri per trovare modalità di pagamento che evitino la ricezione di decreti ingiuntivi. Per questo chiediamo di tenere fede con urgenza alla parola data, arrivando anche alla costituzine di un tavolo permanente sui costi dell’energia a tutela dei consumatori, così da poter vigilare in maniera trasparente sulle tariffe».

(al.bi.)

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