Parco Nazionale Gran Paradiso, i nuovi guardaparco entrano in servizio
Etienne Jordaney, Mattia Alessi, Stefano Drigo e Alessandro Perron presteranno servizio nelle sedi valdostane del Parco
Dal 1° giugno il Parco Nazionale Gran Paradiso potrà contare su nove nuovi guardaparco, quattro dei quali nelle sedi valdostane dell’ente.
Conclusa la fase di selezione che aveva coinvolto oltre mille candidati per soli nove posti, i nuovi componenti del Corpo di sorveglianza del Parco vanno a integrare l’organico che arriva con loro a 50 unità, rispetto alle 60 previste in pianta organica.
Dopo la fase delle selezioni e l’iter di assunzione i primi nove inseriti in graduatoria hanno avuto la possibilità di scegliere la valle in cui prestare servizio, in base alle necessità e dei posti che erano scoperti, tre saranno dislocati in Valsavarenche, quattro in Valle Orco, uno in Valle di Cogne e uno in Valle Soana.
In particolare Etienne Jordaney, Mattia Alessi e Stefano Drigo andranno a Valsavarenche; Alessandro Perron sarà assegnato a Cogne; Francesco Maria Guffanti in Valle Soana e Matteo Panaccio, Valerio Sedrane e Alberto Rabellino Bethaz saranno di stanza in Valle Orco.
Parco ancora sotto organico
«I guardaparco assunti vanno a tamponare una situazione critica che ha visto negli ultimi anni la riduzione di un terzo dei componenti del Corpo di Sorveglianza» si legge in una nota.
«Tale situazione si è venuta a creare nel corso degli anni per la mancata esclusione dei guardaparco dalle riduzioni di personale e dal turn-over, come previsto invece per il Comparto Sicurezza, nonostante l’acquisita qualifica di agente di Polizia Giudiziaria e di Pubblica Sicurezza e l’equiparazione ai Carabinieri Forestali».
Soddisfatto il Commissario straordinario del Parco, Italo Cerise: «Nel formulare gli auguri a questi nuovi assunti, auspico che lo svolgimento del loro impegnativo lavoro sia all’altezza delle loro aspirazioni, con la consapevolezza di concorrere in modo significativo alla conservazione dello straordinario patrimonio di biodiversità che il Parco possiede».
(e.d.)