Guide ambientali escursionistiche contro le Regione: «così si ledono i nostri diritti»
L'associazione nazionale delle guide ambientali escursionistiche contro il disegno di legge che a fine luglio ha approvato la figura dell'accompagnatore di media montagna
Guide ambientali escursionistiche contro le Regione: «così si ledono i nostri diritti».
Secondo l’Associazione nazionale delle guide ambientali escursionistiche, il disegno di legge che approva la figura dell’accompagnatore di media montagna (AMM) lede i diritti delle guide.
Lo comunica in una articolata nota il presidente nazionale AIGAE, Associazione italiana Guide Ambientali Escursionistiche, contestando il disegno di legge approvato a fine luglio dal Consiglio regionale.
Il commento del presidente nazionale Aigae
«La nuova professione avrà il titolo riconosciuto anche all’estero e potrà operare su tutto il territorio, eccetto nelle aree accessibili soltanto alle guide alpine dove è necessaria l’attrezzatura alpinistica – puntualizza il presidente nazionale Aigae Guglielmo Ruggiero.
Da un lato, il disegno di legge riscrive il profilo professionale conferito dall’articolo 21 della legge 6/89 a tale figura, cancellando anche la limitazione dell’accompagnamento su terreni innevati – spiega il presidente nazionale AIGAE – dall’altro fissa dei limiti all’accesso al mercato delle libere professioni esercitate ai sensi della L. 4/2013, subordinando la facoltà per la GAE ad accompagnare su neve al superamento di un corso abilitante».
Il presunto contrasto con le leggi statali
Ruggiero, sottolinea il contrasto con le leggi statali.
«Non ho alcun dubbio che l’intero impianto normativo regionale in commento sia illegittimo stante il netto contrasto all’articolo 117 comma 3 così come modificato dalla Legge Costituzionale 3/2001, secondo cui la competenza legislativa in materia di professioni (ed in particolare, la determinazione dei principi fondamentali quali istituzione, modifica, ampliamento di una figura professionale) spetta sempre allo Stato.
Anche in ragione dell’interferenza con la materia della ‘concorrenza’, di esclusiva competenza statale, nessuna regione, ancorché a Statuto speciale, ha facoltà di creare una nuova figura professionale né tantomeno può modificare/ampliare una figura professionale ordinistica, così come non può porre limiti alle professioni non regolamentate ed esercitate ai sensi della Legge 4/2013, in conformità dei principi costituzionali di competenza ex art. 117 Cost. e dei principi comunitari di libera concorrenza» conclude Ruggiero.
In attesa della pubblicazione sul Bur
In attesa della pubblicazione della legge sul Bollettino Ufficiale Regionale e di un eventuale intervento della Consulta, Aigae fa sapere «di essere attiva, in ogni sede opportuna, nel contrastare le iniziative normative regionali che ledono i diritti dei propri associati e dell’intera categoria delle guide ambientali escursionistiche.
Il commento dell’assessore al Turismo Giulio Grosjacques
«Questo strumento legislativo permetterà di colmare alcune lacune portando la Valle d’Aosta all’altezza dei nostri competitors d’oltralpe – ha commentato l’assessore al Turismo Giulio Grosjacques.
Gli Accompagnatori di media montagna, figura professionale polivalente, operando nell’ambito di un contesto normativo riconosciuto a livello internazionale, oltre a valorizzare e promuovere il territorio, potranno proporre alla clientela numerosi itinerari transfrontalieri ampliando pertanto l’offerta turistica regionale.
Le guide escursionistiche naturalistiche attualmente iscritte al relativo elenco professionale regionale, istituito ai sensi della l.r. 1/2003, possono transitare, a domanda e al ricorrere delle condizioni previste dalla norma, nei ruoli degli acompagnatori di media montagna.
Qualora, invece, non fossero interessate alla nuova figura professionale potranno continuare ad operare in qualità di guide escursionistiche naturalistiche.
Il nostro territorio offre sufficienti opportunità lavorative per entrambe le figure professionali» conclude l’assessore Grosjacques.
(re.aostanews.it)