Materiale di Charlie Chaplin trasportato in Svizzera: la Cassazione conferma il dissequestro
La Suprema Corte ha rigettato il ricorso della procura di Aosta
La Corte di Cassazione ha confermato il dissequestro del materiale di Charlie Chaplin diretto in Svizzera, che era stato sequestrato un anno fa al Gran San Bernardo.
La Cassazione conferma il dissequestro
La procura di Aosta aveva impugnato davanti alla Suprema Corte la decisione del Riesame. Il sequestro era avvenuto al confine con la Svizzera. I 49 scatoloni contenevano pellicole e corrispondenza conducibile a Charlie Chaplin.
Per i giudici romani, «non sussiste un legame culturale con il nostro paese e, a ben vedere, non sussistono elementi sufficienti per ritenere in generale il carattere culturale delle cose oggetto di sequestro: i beni per cui è processo si trovavano in Italia solo occasionalmente e per ragioni di natura transitoria, risoltesi le quali, in adempimento di appositi vincoli contrattuali, avrebbero dovuto fare ritorno nel paese di origine». È quanto si legge nelle motivazioni del provvedimento, che risale a giugno, ma è stato pubblicato solo nei giorni scorsi.
(t.p.)