Aosta: vittima di un incendio dorme nel parco del quartiere Cogne con il suo cane
L'uomo di 58 anni non vuole separarsi dal suo rottweiler con il quale viveva nell'abitazione di edilizia residenziale pubblica in corso Battaglione Aosta andata a fuoco l'11 novembre
Aosta: vittima di un incendio dorme nel parco del quartiere Cogne con il suo cane.
È quanto ha deciso l’inquilino dell’alloggio di corso Battaglione Aosta, divorato dalle fiamme l’11 novembre scorso. L’uomo di 58 anni non vuole separarsi dal suo cane rottweiler con il quale viveva nell’abitazione di edilizia residenziale pubblica. Così non ha accettato le proposte di sistemazione provvisoria.
La vicenda è stata portata in Consiglio Valle dal capogruppo della Lega Andrea Manfrin che in aula ha chiesto «quali fossero state le azioni messe in campo per fornire ricovero a chi è rimasto senza alloggio».
La risposta
L’assessore alle politiche sociali, Carlo Marzi, ha riferito che «il dipartimento politiche sociali ha immediatamente contattato la persona proponendole una sistemazione temporanea tra le strutture appositamente destinate alle situazioni di emergenza che, tuttavia non consentono la presenza del grosso cane al quale l’interessato è fortemente legato e dal quale non accetta di separarsi, nemmeno temporaneamente. La persona ha quindi declinato l’offerta proposta».
Ha aggiunto l’assessore: «Gli uffici hanno valutato ogni opzione disponibile per supportare la persona nella ricerca di una sistemazione abitativa, ma la presenza inseparabile del cane ha precluso – ad oggi – ogni strada percorribile».
Le opere necessarie per il ripristino dell’alloggio sono quantificabili in circa 45 mila euro. L’Arer ha comunicato che non procederà, in ogni caso, con la rivalsa dei danni, nemmeno parziale, nei confronti dell’inquilino, a prescindere dalle risultanze peritali.
La replica
«In un alloggio Arer si è sviluppato un incendio notturno in cui sarebbe morto, non solo l’occupante, ma anche tutto il palazzo a causa della presenza di bombole che potevano esplodere – ha segnalato il capogruppo Manfrin -. Questa tragedia è stata scongiurata solo grazie al cane presente nell’alloggio che, con il suo abbaiare, ha svegliato il proprietario il quale, a sua volta, è riuscito ad allertare e sgombrare tutto il palazzo. Sarebbe giusto che quest’uomo che è anche disabile, potesse stare con il suo cane e invece gli vengono proposte soluzioni in cui i due vengono divisi».
Ha concluso il consigliere leghista: «Non credo che manchino alloggi da assegnare e io stesso ho constatato la disponibilità di un appartamento che è stato liberato il mese di settembre scorso. Ho provveduto a segnalare ad Arer il fatto, ma mi è stato risposto che, al momento, non è possibile assegnarlo. Il triste epilogo di questa vicenda è che abbiamo una persona che questa notte ha dormito in un parco, in un sacco a pelo, che è per strada non per sua responsabilità ma perché l’appartamento in cui viveva non garantiva le situazioni minime di sicurezza e non siamo in grado di garantirgli una sistemazione decorosa che comprenda anche il suo cane. Se non riusciamo a farci carico di una situazione come questa, non possiamo definirci una regione civile».
(re.aostanews.it)