Sanità: martedì 5 dicembre sciopero generale
In Valle d'Aosta manca il 30 per cento di medici. Il segretario Anaao Assomed, Riccardo Brachet Contul: la genre si curerà con Google
Martedì 5 dicembre sciopero generale di medici (compresi gli specializzandi), infermieri e personale sanitario.
Lo sciopero è stato proclamato dalle sigle sindacali ANAAO ASSOMED, CIMO-FESMED e NURSING UP (con adesione COINA).
L’Azienda Usl della Valle d’Aosta comunica che saranno garantiti tutti i servizi e le prestazioni urgenti.
La carenza di medici e dirigenti sanitari ma anche di infermieri mette a rischio la tenuta del sistema sanitario pubblico ed è uno dei motivi dello sciopero nazionale di 24 ore.
Situazione difficile
Nella nostra regione manca almeno il 30% dei medici.
«Se togliamo dal totale il numero dei gettonisti e degli specializzandi attualmente al lavoro, arriviamo al 50%», dice a Gazzetta Matin il segretario regionale del sindacato Anaao Assomed, Riccardo Brachet Contul.
La carenza di medici e dirigenti sanitari non è una novità purtroppo, neanche nella nostra piccola realtà ma il fenomeno ha assunto dimensioni catastrofiche.
Qualche esempio? In Chirurgia sono rimasti 14 professionisti e al concorso al quale si erano iscritti in 10 si sono presentati soltanto in 3.
In Geriatria ci sono 6 medici sui 12 necessari, la Pediatria ha solo 7 pediatri sugli 11 di un tempo e a gennaio ne perderà altri 2, Neurologia conta su un professionista e mezzo e altri sono a gettone, in Pronto Soccorso lavorano 4 gettonisti.
«Certe categorie di specialisti sono una rarità, le scuole di specializzazione sono deserte, c’è un calo del 50% per le Chirurgie, finirà che la gente si curerà con Google», sentenzia amaro il dottor Brachet Contul.
(c.t.)