Dispiegamento di forze per trovare giovani creduti scomparsi a Torgnon: ma stanno bene e sono a Fénis
Di un ragazzo piemontese e dei suoi amici non si avevano notizie da ieri: erano al bivacco Borroz
Un malinteso sulla destinazione e sugli orari di rientro. Questa la probabile causa che ha portato alla segnalazione di mancato rientro di alcuni giovani piemontesi di cui non si avevano notizie da ieri. Si credeva fossero a Torgnon, invece erano a Fénis e stavano bene.
Giovani creduti scomparsi a Torgnon
L’allarme è scattato questa mattina. Ai soccorritori è stato riferito che un giovane piemontese e alcuni amici erano usciti in escursione con le ciaspole a Torgnon. I contatti telefonici con i ragazzi non erano stati possibili.
La chiamata alla Centrale Unica del Soccorso ha fatto scattare le ricerche. Importante il dispiegamento di forze. Alle operazioni, condotte dal Soccorso Alpino Valdostano, hanno partecipato anche il Sagf di Cervinia, il Corpo Forestale e i Carabinieri; allertati anche i Vigili del Fuoco.
Un primo sorvolo in elicottero non ha dato esito. In seguito, elaborando i dati a disposizione, si è alzato l’elicottero della Guardia di Finanza. Il mezzo è dotato di apparecchiature in grado di rilevare il segnale dei cellulari.
Il ritrovamento
Le operazioni hanno dato esito positivo: un segnale GPS è stato captato nella zona di Clavalité. I giovani – ignari delle ricerche in corso – sono stati così trovati al bivacco Borroz.
«Nell’ottica delle corrette modalità per affrontare un’escursione in montagna – ricorda il SAV – si consiglia sempre di fornire ai propri familiari le informazioni indispensabili ai fini della sicurezza».
(t.p.)