Manifestazioni: dopo Les Mots, ad Aosta tornerà un festival letterario
Il Comune porterà in città La Grande Invasione; minoranza critica sul calendario di eventi ancora in via di definizione
Un festival letterario che prenda il posto di Les Mots, grazie alla collaborazione con Ivrea e all’approdo della kermesse torinese La Grande Invasione. È forse questa la più grande novità a livello di manifestazioni, emersa dall’audizione degli assessori Samuele Tedesco e Alina Sapinet in prima commissione, nell’ambito della discussione sul Dup (Documento unico di programmazione 2023-2024).
Cultura, Istruzione e Politiche giovanili
Con l’idea di «alzare l’asticella» a livello culturale in vista del 2025 e del 2050° anniversario dalla fondazione di Aosta, l’assessore alle Politiche giovanili, Istruzione e Cultura, Samuele Tedesco, ha snocciolato vari aspetti di un assessorato che deve ancora vedere definite a pieno le risorse.
30 anni di Enfanthéâtre
Una parte importante riguarderà il trentennale di Enfanthéâtre, che anche grazie alla fattiva collaborazione con la Bcc Valdostana, potrà essere programmata in anticipo.
«Lo scorso anno abbiamo aggiunto una proposta di grande successo con FanThéâtre e proseguiremo su questa strada – ha spiegato Tedesco -. Così come aumenteremo Letture altre, inserendo nuovi interpreti e riscoprendo alcuni spazi, e Archivissima, che ci permettereà di lavorare sugli archivi patrimonio della comunità».
Questo poreterà, tra le altre cose, alla nascita del fotocontest “Sviluppi”, in cui dovrà essere immortalato «il cambiamento e la metamorfosi della città».
Il Festival letterario
La grande novità, come detto, sarà il ritorno di un Festival letterario al posto di Les Mots.
«L’accordo di collaborazione con Ivrea ci permetterà economie di scala – ha continuato l’assessore -. Porteremo ad Aosta, subito dopo Ivrea, il Festival La Grande Invasione, ovviamente con momenti culturali dedicati e pensati per il nostro territorio».
Confermati il Festival dell’Audiolibro, Foire Festival, Consonanze e Affiches, due parole vanno anche per Coincidenze d’Artista, il progetto che porterà all’abbellimento della pensiline dei bus, anche con dediche ad artisti come «Balan e Nex».
Aostae 2025
Il prossimo anno sarà anche propedeutico alla preparazione di Aostae 2025, grazie all’aggiudicazione del bando da 2.2 milioni per sviluppare alcune delle attività inserite nel dossier di candidatura a Capitale Italiana della Cultura.
«Ci concentreremo sullo sviluppo di nuove tecnologie, come realtà aumentata e giochi virtuali – ha illustrato ancora Tedesco -. Uno dei temi sarà “Cantiere città”, per muoversi tra mobilità e restanza, spingendo così i giovani affinché rimangano e rigenerino il territorio».
Istruzione
A livello di istruzione, il faro è puntato, ovviamente, sull’appalto per i servizi integrati e sulla mensa scolastica.
Per il primo «monitoreremo in maniera tecnica l’appalto, così da verificare l’eventuale ripetizione – ha evidenziato Tedesco -. In collaborazione con l’assessorato ai Lavori pubblici, ad esempio, faremo una ricognizione sulle aree verdi delle scuole, a cominciare da quella della Ramires».
Se la speranza è quella di vedere entrare in vigore al più presto il nuovo menù per le mense scolastiche, un primo passo è già stato fatto a livello di dimensionamento scolastico, con la scuola di Signayes che, dal 2024-2025, passerà ufficialmente all’Istituzione scolastica Grand Combin.
Il futuro della Cittadella dei Giovani
In materia di Cittadella dei Giovani, il 15 dicembre sono arrivate la manifestazioni di interesse per la futura co-progettazione.
«Analizzeremo il tutto, poi partiremo con i tavoli di confronto per entrare a regime – ha rivelato Tedesco -. La futura Cittadella incoroporerà anche la gestione del Parco Puchoz e del campo da basket di via Vuillerminaz, così da consentire la promozione dell’agio nei giovani».
A questo si aggiungerà un tavolo permanente, in cui i giovani «daranno input e impulsi si cui lavorare».
La minoranza
Calma la minoranza, che si limta a un intervento di Bruno Giordano (Lega), che avrebbe gradito un confronto «sul progetto delle pensiline» e che chiede «un confronto in commissione sulle mense scolastiche».
Sport ed eventi
Decisamente più burrascosa l’audizione dell’assessora alle Attività produttive, Promozione turistica, Manifestazioni, Sportello unico imprese e Sport, Alina Sapinet, che ha presentato un programma sostanzialmente in linea con quello dello scorso anno.
«Quest’anno, al momento, avremo 300 mila euro per le manifestazioni e 40 mila per la parte sportiva – ha spiegato -. Più della metà dei 300 mila sono occupati per Marché Vert Noël, Carnavals de Montagne e Capodanno, ma contiamo di integrare nel corso dell’anno».
Gli stanziamenti attuali permettono di «mantenere le manifestazioni di grande successo come Festival degli Artisti di strada, il concerto di inizio estate, Asta in piazza e le manifestazioni sportive come la mezza maratona – ha continuato Sapinet -. Per il Capodanno, poi, abbiamo deciso di cambiare proprio seguendo le richieste dei cittadini».
Collaborazione con Pila
Il 2024, poi, potrebbe portare alla concretizzazione dell’accordo di collaborazione con Pila, anche se allo stato attuale «non c’è nulla di formalizzato».
Lo scopo, esplicitato dalla vice sindaca Josette Borre, è quello di arrivare a vendere «Aosta e Pila come un unico prodotto, valutando gli strumenti che diano ritorni a cittadini e associati della città».
In materia di mercati, sarà completato «il riordino di quelli cittadini», mentre per quello coperto «ci saranno, per ora, solo gli eventi pensati da Coldiretti».
«Programmazione complicata»
A rispondere e anticipare gli strali della minoranza, la vice sindaca con delega al Bilancio, Josette Borre, ha chiarito alcuni punti finanziari.
«Lo scorso anno abbiamo fatto sei variazioni di bilancio che hanno implementato le risorse per gli eventi e la cultura – ha spiegato -. Questo complica la programmazione, perché alcune risorse si liberano, magari, solo a novembre, ma come accaduto per il Capodanno cerchiamo di dare risposte importanti alla città. Abbiamo una scala di eventi, con manifestazioni irrinunciabili e altre meno e il Festival dei Carnavals de montagne è stato riproposto per riportare un appuntamento importante nel corso dell’inverno e non raggruppare tutto da maggio in poi».
Minoranza all’attacco
Se sulla cultura le opposizioni non sono intervenute più di tanto, in questa occasione sono partiti attacchi nemmeno troppo velati.
«C’è una reticenza incredibile, abbiamo ascoltato praticamente il nulla – ha tuonato il commissario Bruno Giordano -. L’unica cosa annunciata, la collaborazione con Pila, è una cosa che non c’è ancora. Vorremmo capire che tipo di continuità proponete. Accantonate qualcosa? Quanto investite? Il problema è che a differenza di una mia amministrazione voi non avete priorità e mettete tutto sullo stesso piano e fate venire meno la programmazione, che consentirebbe di fare qualcosa anche per aumentare il Pil, non solo per i residenti».
Renato Favre (Forza Italia) ha sottolineato come con «il controllo di gestione (argomento rintuzzato poi da Borre ndr) sia assurdo dover aspettare novembre per sapere se ho soldi».
Più dura Roberta Carla Balbis (Renaissance).
«Dite sempre che le soluzioni sono difficili, ma non sono impossibili – ha concluso -. Sul Capodanno in piazza, come fanno le altre città? Forse bisognerebbe cambiare paradigma e non liberare tutto a novembre, cosa che rende decisamente più difficile il tutto».
(alessandro bianchet)