Sanità transfrontaliera: 1,3 milioni per il progetto Interreg ‘Fridha’
Collaborazione ma anche formazione di medici e di infermieri e servizi sanitari nella diagnostica e nel trattamento chirurgico della patologie dell'apparato digerente
Sanità transfrontaliera: 1,3 milioni di euro per il progetto Interreg Fridha.
Collaborazione, ma anche formazione di medici e infermieri e servizi sanitari nella diagnostica e trattamento chirurgico per le patologie dell’apparato digerente.
Ecco il progetto Interreg Francia-Italia Fridha, Formation et Réseau intégré d’hôpitaux alpins – Formazione e rete integrata di ospedali alpini, pensato con l’obiettivo di migliorare l’offerta di servizi sanitari nel settore della diagnostica delle patologie dell’apparato digerente e, quando necessario, il trattamento chirurgico assistito da robot per alcune di queste.
Il primo incontro del progetto Fridha
Il primo incontro Il progetto Fridha ha preso il via lunedì 8 gennai, nella sede dell’azienda Usl (capofila del progetto), con i referenti francesi, gli Hôpitaux du Pays du Mont-Blanc, Chamonix-Sallanches.
I partner valdostani
Erano presenti il direttore sanitario Guido Giardini, il direttore amministrativo dell’azienda Usl Marco Ottonello, la responsabile Usl el progetto, Anna Castiglion, e il project manager Luigi Cortese di ETM Services.
I partner francesi
Per gli Hôpitaux du Pays du Mont-Blanc, di Chamonix e Sallanches, la direttrice Aude Mallaisy, la responsabile finanziaria Catherine Prevost e il coordinatore sanitario Gianluca Samarani.
Un finanziamento da 1,34 milioni di euro
Il progetto Fridha ha avuto uno dei punteggi più alti del bando ‘Nuove sfide’ del Programma Interreg Italia-Francia Alcotra, ottenendo un finanziamento complessivo di un milione 340 mila euro, 738 mila dei quali alla nostre regione.
L’idea del progetto ha origine dall’accordo, il primo con un ospedale francese, che l’azienda Usl ha siglato circa un anno fa con l’ospedale di Sallanches, per costruire le basi di una rete di collaborazione sulle specifiche esigenze e creare circuiti innovativi per prendere in carico pazienti e formare personale.
Esami diagnostici e interventi chirurgici
A ottobre è stata comunicato all’azienda Usl capofila l’approvazione del progetto FRIDHA grazie al quale i partner potranno lavorare insieme in modo integrato per offrire ai pazienti valdostani che devono effettuare esami diagnostici dell’apparato digerente, a fronte di liste di attesa molto lunghe, la possibilità di fruire del servizio sanitario pubblico eseguendo l’esame presso l’HPMB, e ai pazienti francesi che devono essere sottoposti a interventi chirurgici legati alle patologie dell’apparato digerente, la possibilità di essere operati con tecniche assistite da robot, all’ospedale di Aosta.
Formazione e specializzazione
Sono previste azioni di empowerment dei medici che operano per le patologie dell’apparato digerente, attraverso un percorso innovativo di formazione che prevede, oltre a corsi di specializzazione mirati, anche un percorso di scambio tra pari, con attività di tutoring e job shadowing, sia per l’apprendimento delle tecniche per gli esami diagnostici endoscopici sia per gli interventi chirurgici assistiti da robot.
Uno studio e una formazione specifica per direttori e funzionari dei due ospedali migliorerà il livello di organizzazione e aumenterà l’attrattività delle due strutture per mantenere le professionalità già presenti e attrarne di nuove.
Saranno acquisite attrezzature specialistiche che consentano di potenziare le dotazioni tecniche dei due ospedali in modo da rispondere, anche in prospettiva, alla domanda di prestazioni sanitarie dell’area transfrontaliera.
Le nuove dotazioni acquistate con il progetto serviranno in particolare per l’attività dei medici che si formeranno attraverso il percorso di scambio alla pari.
Assistenza ai pazienti e trasporto verso la Francia
È prevista l’attivazione di servizi finalizzati a fornire un’assistenza a tutto tondo ai pazienti che sceglieranno di fruire dei servizi erogati sull’altro lato della frontiera (esami diagnostici presso gli Hôpitaux du Pays du Mont-Blanc e interventi chirurgici assistiti da robot all’ospedale di Aosta.
Personale dedicato si occuperà di gestire le prenotazioni, di dare informazioni e di accompagnare i pazienti in tutto l’iter amministrativo necessario, inoltre è previsto un servizio di di trasporto da Aosta verso gli Hôpitaux du Pays du Mont-Blanc.
Le parole del direttore generale dell’azienda Usl
«Come abbiamo già avuto modo di sottolineare in più occasioni l’anno scorso, l’approccio transfrontaliero – spiega il direttore generale dell’azienda Usl Massimo Uberti – consente di mettere in rete i servizi sanitari di due strutture ospedaliere vicine, che possono integrare reciprocamente risorse umane con adeguate competenze, tecnologie e strumentazioni e i servizi amministrativi e di assistenza per migliorare l’erogazione di prestazioni e sostenersi nella risoluzione delle criticità.
Con una cifra importante l’Europa, attraverso il Programma Interreg IT-FR Alcotra, ha deciso di finanziarci un progetto che presenta solo vantaggi per i cittadini offrendo opportunità aggiuntive per visite e esami e ai professionisti della sanità formazione su metodiche specifiche, come quelle robotiche».
Nella foto in alto, i partner del progetto Fridha durante il primo incontro di lunedì ad Aosta
(re.aostanews.it)