Valtournenche: il nome Le Breuil deve restare, nessun passo indietro
È l'invito di alcune associazioni culturali valdostane che rivendicano «dal punto di vista giuridico, Breuil-Cervinia non esiste»
Valtournenche: il nome Le Breuil deve restare, nessun passo indietro. È l’invito delle associazioni culturali valdostane Nos Accents, le Comité des Traditions Valdôtains e Ampi Valle d’Aosta.
Mentre il Consiglio comunale di Valtournenche sta per riunirsi (lo farà alle 11.30) per l’ufficializzazione del toponimo Breuil-Cervinia arriva una lettera aperta dei responsabili delle associazioni culturali valdostane che invitano i consiglieri a desistere e mantenere il toponimo Le Breuil.
La storia
Motivano: «Dal punto di vista giuridico, “Breuil-Cervinia” non esiste. I vostri predecessori in Consiglio comunale, alcuni dei quali potrebbero essere stati vostri antenati, decisero il 25 agosto 1947 di restituire al villaggio del Breuil il suo nome originario, eliminando in quell’occasione il “nome italianizzato” Cervinia. Il nome “Breuil-Cervinia” è sempre stato usato per convenzione, senza mai essere stato approvato da nessuno. Così, dal 1947 al 2023, il nome ufficiale del villaggio è sempre stato “Breuil”, salvo poi essere divenuto, dal settembre 2023 e dopo un lungo processo democratico e di esperti che ha visto la vostra partecipazione e il voto di approvazione unanime del Consiglio comunale, “Le Breuil”».
L’appello
«La toponomastica, di competenza esclusiva della Regione Autonoma Valle d’Aosta in virtù dello Statuto speciale del 1948, rappresenta un patrimonio culturale immateriale, come definito dalla Convenzione Unesco per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del 2003 e dalla Risoluzione IX/4 della Conferenza delle Nazioni Unite sulla standardizzazione dei nomi geografici. L’articolo 11 della Convenzione ci vincola ad “adottare le misure necessarie per garantire la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale” presente sul nostro territorio.