Fridays for future VdA: venerdì 11 ottobre lo sciopero per il clima, «per difendere il nostro futuro»
Domani, venerdì 11 ottobre, i giovani attivisti scendono in piazza; il corteo partirà alle 9.30 dall'Arco d'Augusto.
Fridays for future VdA: venerdì 11 ottobre lo sciopero per il clima, «per difendere il nostro futuro».
«Scioperiamo per il clima, per difendere il nostro futuro».
Tornano in piazza i ragazzi di Fridays for future Valle d’Aosta che, dove il lungo stop ante e post Covid, si sono riorganizzati «orizzontalmente, senza gerarchie» e più o meno a cadenza settimanale si ritrovano alla bocciofila del quartiere Cogne, come racconta la portavoce Sveva Botrugno.
Domani, venerdì 11 ottobre, con partenza dall’Arco d’Augusto, gli attivisti di Fridays for future marceranno in città in direzione place Deffeyes per fare sentire la loro voce.
Lo scorso aprile, i giovani si erano riaffacciati con un corteo al grido di «ci avete rotto i polmoni», rivendicando investimenti per l’energia pulita e una mobilità green efficiente e diffusa e contestando il deturpamento dell’ambiente naturale per lo Speed Opening di Cervinia.
«Torniamo in piazza per difendere il nostro futuro»
«Torniamo in piazza per difendere il nostro futuro – spiega Sveva Botrugno -.
In tema di politiche per la montagna ma non solo, ci rendiamo sempre più conto che gli interessi economici a breve termine superano l’interesse per il futuro della nostra comunità».
Turismo, economia poco virtuosa
Botrugno fa riferimento al turismo: «abbiamo un’economia basata su meccanismi non particolarmente virtuosi, con impianti energivori e con trasporti zoppicanti e per niente green.
Lo stesso Piano Trasporti è poco attento a ciò che succede, tutto perchè gli interessi economici sovrastano la crisi climatica – prosegue la giovane attivista -. Eppure ci accorgiamo ogni giorno di come la crisi climatica impatti sulla nostra regione: alluvioni, scioglimento dei ghiacciai e scelte ecologicamente rischiose che richiedono soluzioni immediate. Non si tratta più di casi isolati o casuali e nei prossimi decenni, la situazione sarà anche peggiore» puntualizza amara Botrugno.
Urge una riflessione sugli impianti di sci
Secondo la giovane attivista «è prioritario riflettere sul futuro degli impianti sciistici e sul loro impatto ambientale a lungo termine. Dare priorità al profitto immediato non è la soluzione così come non lo è ignorare l’urgenza di proteggere il nostro patrimonio ambientale».
Botrugno, a nome del collettivo, fa un appello ai valdostani.
Per gli studenti servirà la giustificazione
«Le scuole non incoraggiano la partecipazione, non riconoscendo l’assenza come giustificata ed è anche ora di superare il cliché secondo il quale lo sciopero è un modo per saltare le lezioni; chi partecipa ha davvero a cuore la crisi climatica.
Non solo gli studenti sono invitati, ma tutti i valdostani che vogliono difendere il futuro della nostra regione» conclude la giovane.
Il programma dello sciopero per il clima
I partecipanti si ritroveranno all’Arco d’Augusto alle 9; il corteo partirà alle 9.30, attraversando il centro, direzione Place Deffeyes, dove sono previsti alcuni interventi per approfondire la questione climatica.
Negli spazi Plus, nel pomeriggio, si terrà un baratto libero di vestiti, in collaborazione con la Bottega del Riuso che promuove la sensibilizzazione ecologica, incoraggia il riuso per limitare gli sprechi tessili e al tempo stesso promuove il boicottaggio dei noti marchi di fast fashion.
Il vintage club sarà attivo dalle 13 alle 18.
In collaborazione con la Bottega San Martino, dalle 14 alle 16 si terrà un laboratorio di cucito e riuso, per imparare a riparare o trasformare i propri vestiti.
Dalle 16 alle 18, talk con il professor Fabrizio Bartolino e Sabrina Olibano di Valle d’Aosta Apertache parlerà dei disagi ambientali e del turismo in relazione al Piano dei Trasporti.
Dalle ore 18, aperitivo climatico offerto da Plus mentre la giornata si concluderà con lo spritz offerto da Plus Café.
(cinzia timpano)