Dentro ai cantieri del Traforo del Monte Bianco, Rigacci: «riapertura il 16 dicembre alle 17»
I lavori continuano senza sosta nei tratti francesi e italiani dei cantieri. Il direttore generente Geie-TMB Riccardo Rigacci: «Saremmo contenni se riuscissimo a guadagnare qualche giorno, ma per ora l'obiettivo rimane il 16 dicembre alle ore 17»
Rifacimento del Tunnel del Monte Bianco: una corsa contro il tempo
Sono ormai quasi ottanta giorni di lavoro ininterrotto quelli che le maestranze hanno alle spalle per il rifacimento della volta del Tunnel del Monte Bianco.
Un’impresa monumentale, la prima per un tunnel che ha 60 anni di anzianità in Europa, che vede coinvolte tra le venti e le trenta maestranze, per ogni turno da 12 ore ciascuno, attive sette giorni su sette.
I lavori si concentrano nei due cantieri a sud e a nord del confine tra la Francia e la Valle d’Aosta, con circa 300 metri di galleria da rinnovare su ciascun lato.
L’obiettivo è chiaro: concludere i lavori entro il 16 dicembre, rispettando un cronoprogramma serrato e un investimento di 23 milioni di euro solo per la tranche del 2024.
Cantiere Tunnel del Monte Bianco 2024: un primo test
Questo è il primo banco di prova del grande piano di rinnovamento che interesserà il tunnel nei prossimi diciotto anni.
L’impegno non è solo tecnico ma anche logistico: i lavori devono procedere a ritmo sostenuto per garantire la riapertura al traffico leggero e pesante, fondamentale per i collegamenti tra Italia e Francia.
Gli approfondimenti su Gazzetta Matin: ipotesi doppia canna e mancato coordinamento con il Frejus
Nell’edizione di lunedì 25 novembre di Gazzetta Matin, un approfondimento che analizzerà l’ipotesi di seconda canna del tunnel alla luce delle valutazioni tecniche dell’ingegner Rigacci e sull’impatto che questa potrebbe avere sulla riprogrammazione dei lavori.
Il servizio si soffermerà anche sulla questione coordinamento con il traforo del Fréjus.
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(ar.pa)