Rifiuti pericolosi e inquinamento ambientale: sequestrate due cave a Issogne e indagate 13 persone
Rifiuti pericolosi e inquinamento ambientale: sequestrate due cave a Issogne e indagate 13 persone.
Due cave di estrazione della pietra sotto sequestro, sigilli ai macchinari e 13 indagati con ipotesi di reato che vanno dall’inquinamento ambientale, anche colposo, alla attività di gestione di rifiuti pericolosi non autorizzata fino al reato di inquinamento ambientale e alla violazione delle norme per la sicurezza e la salute dei lavoratori nelle industrie estrattive a cielo aperto o sotterranee.
Tra gli indagati anche un dirigente regionale, Luigi Pietro Bianchetti.
L’indagine della Procura di Aosta
Il Nucleo investigativo del Reparto Operativo del Gruppo Carabinieri di Aosta e il Nucleo Operativo Ecologico Carabinieri di Torino hanno eseguito diversi sequestri nell’ambito dell’indagine della Procura di Aosta coordinata dal pm Giovanni Roteglia.
L’articolo comparso su Gazzetta Matin lunedì 4 novembre 2024
Una cava sequestrata già a novembre
Una delle due cave, di proprietà dei fratelli Marino e Renato Dal Bosco, a Issogne, era già stata posta sotto sequestro probatorio, così come il 4 novembre riportava Gazzetta Matin.
Secondo quanto accertato, nella cava sarebbe stato rinvenuto materiale pericoloso per la salute.
Una seconda cava è stata posta successivamente sotto sequestro preventivo, della società Cave Priod.
Ipotesi di mancato rispetto delle norme di sicurezza
Dalle risultanze investigative emerse, la pietra verde sarebbe stata estratta e commercializzata senza rispettare le norme di sicurezza.
Le indagini sono ancora in corso per misurare la quantità dei materiali probabilmente pericolosi.
Approfondimenti a tema ambientale
Gli approfondimenti sono affidati all’Arpa, con l’ausilio dei colleghi del personale qualificato di Arpa Liguria.
In tema di sicurezza sul lavoro, i Carabinieri si sono avvalsi dell’aiuto degli esperti del Centro regionale Amianto di Arpa Piemonte e della Struttura Complessa di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di lavoro (SpreSal) di Aosta.
Il Comando Carabinieri a tutela dell’ambiente ha eseguito numerose attività di perquisizione e sequestro probatorio in oltre 90 bersagli su tutto il territorio nazionale, per identificare e bloccare la diffusione di materiale potenzialmente pericoloso.
A oggi è stato posto sotto sequestro materiale impiegato in attività di edilizia e di giardinaggio.
Nella foto in alto, la cava in località Mure sequestrata lo scorso fine ottobre.
(re.aostanews.it)