Minaccia la barista con il coltello: dammi i 50 euro che devi a mio fratello!
E' successo nel pomeriggio di sabato primo marzo. All'interno del locale attimi di paura. Indagano i carabinieri
Minaccia la barista con il coltello: dammi 50 euro che devi a mio fratello!
E’ successo sabato primo marzo al bar del centro sportivo di Roisan, dove si sono vissuti attimi di paura, perché nel locale c’erano divrese persone. Lo riporta Gazzetta Matin, oggi in edicola.
Il fatto
Pretendeva una cifra di 50 euro per conto del fratello e, per questo, un giovane residente in Valle d’Aosta è entrato nel bar del centro sportivo di Roisan con un coltello, minacciando la barista affinché gli consegnasse il denaro.
Un sabato pomeriggio di festa e di sport, quello di Roisan. L’allegro giro delle landzette per i festeggiamenti del carnevale e, nel campo sportivo, due partite di calcio giovanile una dietro l’altra, prima di Under 19 e poi di Under 16. Insomma, tanti ragazzini, genitori, amici che, come ogni fine settimana, gravitano intorno al campo sportivo. Questo è il contesto. A un certo punto, nel corso del pomeriggio, si presenta nel bar un ragazzo giovane e tira fuori un coltello. Il motivo? Dalle prime informazioni raccolte dai carabinieri, voleva che la barista, una ragazza giovane che gestisce il locale a servizio del complesso sportivo, consegnasse un ammontare di 50 euro. A suo dire, un credito vantato dal fratello.
Al momento gli accertamenti vanno avanti per chiarire i contorni della vicenda. La giovane si sarebbe rifiutata di consegnare il denaro e, dopo l’intervento di alcune persone presenti al centro sportivo, il ragazzo, che non sarebbe arrivato da solo, si è dileguato.
La denuncia
Sono stati chiamati i carabinieri, che sono intervenuti e hanno svolto le prime attività di indagine, sentendo la giovane barista ancora visibilmente provata.
Al momento, l’ipotesi su cui sono al lavoro gli inquirenti è quella di rapina (reato procedibile d’ufficio), ma non è escluso che, una volta delineati i contorni della vicenda, la contestazione possa cambiare.
Tra le ipotesi, c’è anche quella che la condotta possa essere ricondotta a quella dell’esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone, reato perseguibile a querela della persona offesa e che prevede una pena fino a un anno di reclusione.
Sembra che la giovane barista conoscesse il ragazzo. Al vaglio dei militari le immagini della telecamera interna del bar.
(re.aostanews.it)