1º maggio: 1 lavoratore su 4 è povero, fari accesi su salute e sicurezza sui luoghi di lavoro
A Verrès, il consueto corteo ispirato ai temi della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro; al Salone Viglino, consegnata la Stella al Merito del Lavoro a Giuseppe Ramolivaz
1º maggio: 1 lavoratore su 4 è povero, fari accesi su salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
I segretari dei sindacati valdostani oggi alla manifestazione di Verrès (foto Cgil VdA)
La salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro hanno ispirato quest’anno il consueto corteo che si è tenuto quest’oggi, giovedì 1º maggio, a Verrès.
Il corteo, partito da piazza Fiorin, ha sostato davanti al municipio per un omaggio al monumento ai Caduti, proseguendo poi verso piazza Émile Chanoux, dove si sono tenuti gli interventi pubblici.
Ha portato il saluto istituzionale il sindaco di Verrès Alessandro Giovenzi, che ha richiamato l’importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro e della responsabilità condivisa tra istituzioni, imprese e lavoratori.
Ha inoltre sottolineato il valore della trasformazione digitale come opportunità da governare con strumenti adeguati, ribadendo il significato del Primo Maggio come momento di unità.
Per le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Savt e Uil è intervenuto il segretario generale del Savt Claudio Albertinelli.
Albertinelli ha offerto una riflessione sul significato storico del 1° Maggio e sulla necessità di rimettere al centro il valore del lavoro, la sua dignità e la sua sicurezza, sottolineando il bisogno di stabilità e prospettive reali per le lavoratrici e i lavoratori.
Le sigle sindacali hanno ribadito l’importanza del confronto, del dialogo e dell’unità come strumenti fondamentali per affrontare le sfide sociali ed economiche del presente. La scelta di Verrès come luogo della manifestazione vuole richiamare anche un messaggio di memoria e di impegno collettivo: solo agendo insieme è possibile costruire un futuro fondato sul rispetto dei diritti e sul valore della persona.
L’intervento integrale del segretario del Savt
«Lavoro significa dignità.
Chi lavora ha un ruolo nella società, può progettare il proprio futuro, sentirsi parte di una comunità.
Ma non basta un lavoro qualsiasi: serve un lavoro giustamente retribuito, che riconosca il valore della persona», ha spiegato.
Per sottolineare il valore del lavoro, Albertinelli ha citato le parole di Papa Francesco, «una voce che ha saputo parlare a tutti, al di là della fede e della politica»:«Il lavoro è la sfida del nostro tempo. Senza lavoro degno e ben remunerato i giovani non diventano veramente adulti, le disuguaglianze aumentano. A volte si può sopravvivere senza lavoro, ma non si vive bene. Il lavoro non deve essere solo una fonte di guadagno, ma anche di realizzazione personale e di servizio alla comunità».
Il secondo tema affrontato è stato quello della sicurezza.
«In Valle d’Aosta, nel 2024 si sono registrati 1.031 infortuni sul lavoro, con 4 vittime.
E i dati dei primi mesi del 2025 sono in ulteriore aumento, da 232 a 244 nel primo bimestre, tra questi anche un morto. La sicurezza non può essere considerata un costo, né un adempimento formale: è una priorità. Bisogna responsabilizzare maggiormente i datori di lavoro, ma anche rafforzare la cultura della sicurezza tra i lavoratori, perché spesso gli incidenti accadono durante gesti ripetuti, che non vengono più percepiti come pericolosi», ha dichiarato.
Albertinelli ha poi ampliato il concetto di sicurezza, includendovi anche la certezza del lavoro: «Pensiamo ai lavoratori della GPS Standard, che ancora oggi non sanno se l’attività riprenderà.
Alla Cogne, la produzione va avanti a singhiozzo, si ricorre alla cassa integrazione, e alcuni contratti a termine non sono stati rinnovati. E poi c’è la precarietà strutturale di tanti settori, come il turismo e il commercio, dove il lavoro stagionale è la norma.
Non possiamo rassegnarci a questa incertezza».
In questo contesto, ha ricordato il lavoro fatto dai sindacati con l’assessorato al Lavoro e con le associazioni datoriali per costruire contratti territoriali che offrano stabilità e prospettive.
Ma qualcosa ancora non funziona: «Abbiamo presentato le nostre proposte, ma i tavoli non sono ancora stati aperti.
Oggi lanciamo un appello: chiamateci. È il momento di assumerci, tutti insieme, la responsabilità di dare risposte concrete a chi vive nell’incertezza».
Il discorso si è chiuso con una riflessione sulla parola forse più difficile da tradurre in pratica: unità «Oggi è bello vedere sventolare insieme le bandiere di tutti i sindacati. Ma l’unità deve valere anche tra istituzioni, parti sociali, associazioni e politica.
La Valle d’Aosta è piccola nei numeri, ma grande nelle sue risorse e nella sua storia. Solo se smettiamo di guardarci con diffidenza, e iniziamo ad ascoltarci davvero, potremo affrontare sfide come il calo demografico, le carenze nel sistema sanitario, la fuga dei giovani».
La Stella al Merito
Al Salone Viglino di palazzo regionale invece, il presidente della Regione Renzo Testolin ha consegnato la Stella al Merito al neo Maestro del Lavoro Giuseppe Ramolivaz.
Era presente anche l’altro neo Maestro insignito Mauro Fary che però riceverà l’onorificenza a ottobre, al Quirinale, direttamente dalle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Accanto al presidente della Regione Renzo Testolin, Giuseppe Ramolivaz (a destra) e Mauro Fary; con loro, il Console dei Maestri del Lavoro Ezio Tognettaz e Angela Giorgio, funzionaria delegata dal Direttore dell’Ispettorato del Lavoro (foto Ufficio Stampa presidenza della Regione)
Un lavoratore su quattro è povero
In occasione della Festa dei Lavoratori è intervenuto l’assessore allo Sviluppo economico, formazione e lavoro, trasporti e mobilità sostenibile Luigi Bertschy che ha parlato di lavoro di qualità in ogni fase della vita del lavoratore.
Le parole dell’assessore Luigi Bertschy
«Oggi celebriamo il Primo Maggio, una giornata che ci invita a riflettere sul valore del lavoro e sul ruolo centrale che esso occupa nella vita di ognuno di noi. In Valle d’Aosta registriamo dati sull’occupazione molto positivi che ci pongono tra le migliori regioni in Italia – ha detto l’assessore Bertschy -.
«Tuttavia, non dobbiamo accontentarci di questa situazione locale favorevole perché i dati rilevati da Eurostat delineano un quadro italiano non rassicurante: nonostante l’occupazione registri uno dei tassi più elevati dell’ultimo decennio, il livello delle retribuzioni rimane decisamente più basso rispetto alla media europea – prosegue -.
Un lavoratore su quattro è un “lavoratore povero”, anche se a tempo pieno.
Nei giorni scorsi, lo stesso presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha richiamato la necessità di affrontare con serietà la questione salariale.
L’assessore alla Formazione e lavoro Luigi Bertschy
Il vero obiettivo quindi deve essere quello di garantire un lavoro di qualità a ogni persona, in ogni fase della sua vita.
Un lavoro di qualità significa sicurezza, dignità e retribuzioni giuste, perché ogni lavoratore ha diritto non solo al “giusto”, ma anche al “dovuto” stipendio. Questo principio deve guidare ogni iniziativa volta a migliorare il nostro sistema economico».
Il progetto Alleanza per il lavoro di qualità
«Ed è con questo intento che nel 2023 abbiamo proposto a tutte le parti sociali, anticipando il quadro che Eurostat oggi presenta, la firma del documento Alleanza per il lavoro di qualità nella Regione autonoma Valle d’Aosta.
Un patto attraverso il quale stiamo insieme lavorando ad iniziative concrete finalizzate a migliorare le condizioni di lavoro nei diversi contesti produttivi del nostro territorio e renderlo attrattivo» precisa l’assessore al Lavoro.
Un evento sull’attrattività del lavoro
«Nel prossimo mese di giugno si terrà un evento dedicato all’attrattività del lavoro, dove illustreremo le opportunità, i servizi e i benefici disponibili per i lavoratori e le aziende.
Sarà un momento per mostrare la capacità del nostro territorio di attrarre forza lavoro, anche da altre regioni, con l’obiettivo di far crescere la nostra comunità. Continuiamo a credere che solo attraverso la collaborazione tra istituzioni, imprese e cittadini si possa costruire un futuro in cui il lavoro sia non solo un diritto, ma anche occasione di crescita e soddisfazione per tutti» ha concluso l’assessore al lavoro Luigi Bertschy.
(c.t.)