Messa Pro eligendo Pontifice prima del Conclave, il cardinale Re: il nuovo Papa risvegli le coscienze
Città del Vaticano, 7 mag. (askanews) – Inizia oggi il Conclave che porterà all’elezione del nuovo Romano Pontefice, il 267.mo, dopo la morte di Papa Francesco. Un atto che è stato fin nei dettagli normato e stabilito dalla Costituzione Apostolica “Universi Dominici Gregis” di Papa Giovanni Paolo II.
Una giornata per certi versi storica dentro e fuori la Chiesa cattolica che è iniziata alle ore 10 nella Basilica di San Pietro con la messa “Pro eligendo Romano Pontifice” presieduta dal cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio con la partecipazione, come la stessa Costituzione impone, di tutti i cardinali presenti a Roma. La Messa è iniziata con una lunga processione di cardinali: presenti in Basilica 220 porporati concelebranti giunti da tutto il mondo, e altri 120 tra porporati, vescovi e sacerdoti che partecipano alla messa.”Siamo qui per invocare
l’aiuto dello Spirito Santo, per implorare la sua luce e la sua forza perché sia eletto il Papa di cui la Chiesa e l’umanità hanno bisogno in questo tornante della storia tanto difficile e complesso e tormenato”, ha sottolineato nella sua omelia il Decano del Collegio Cardinalizio, Cardinale Giovanni Battista Re nel corso della Messa, ricordando: “Pregare, invocando lo Spirito Santo, è l’unico atteggiamento giusto e doveroso, mentre i Cardinali elettori si preparano ad un atto di massima
responsabilità umana ed ecclesiale e ad una scelta di eccezionale importanza; un atto umano per il quale si deve lasciar cadere ogni considerazione personale, e avere nella mente e nel cuore
solo il Dio di Gesù Cristo e il bene della Chiesa e dell’umanità”.
Durante la Messa Pro Eligendo Romano Pontifice si è pregato anche in swahili, malayalan e cinese. Orazioni, in tutto sei (le altre sono state in lingua francese, portoghese e tedesco), quelle recitate durante la Preghiera dei fedeli – dopo la lettura delle Scritture e l’omelia – che hanno voluto ribadire l’universalità della Chiesa cattolica mostrando anche il suo ‘allargamento’ a paesi considerati fino a non molti anni fa periferici e che, soprattutto con il pontificato di Papa Francesco, sono divenute, invece, centrali anche per Roma. Si è pregato, oltre che per il defunto pontefice perché Dio
“lo introduca nella pienezza della vita eterna, in cui ha creduto e sperato nel suo pellegrinaggio terreno”, per la Chiesa, per “quanti sono oppressi dall`odio e dalla violenza, dall`angoscia e
dalla disperazione”, per “tutti i popoli della terra” e per i cardinali “chiamati a eleggere il Romano Pontefice. Il Signore – si è letto – li colmi del suo Spirito di intelletto e di consiglio, di sapienza e di discernimento”.
La funzione liturgica ha iniziato l’impegno nel Conclave dei 133 cardinali, che nel pomeriggio, alle ore 16.30, entrano nella Cappella Sistina ed eleggeranno il nuovo Papa. Per raggiungerla la Costituzione apostolica indica con precisione che i porporati dovranno ritrovarsi nella Cappella Paolina del Palazzo Apostolico vaticano, attigua alla Cappella Sistina, “in abito corale” per quindi recarsi verso la Cappella Sistina “in solenne processione e invocando col canto del ‘Veni creator’ l’assistenza dello Spirito Santo”.