Imprese in Valle d’Aosta: 202 nuove nate nei primi tre mesi 2025, ma 228 han chiuso
Nel primo trimestre 2025, 228 imprese sono cessate a fronte della nascita di 202 nuove attività
Economia
di Cinzia Timpano  
il 08/05/2025

Imprese in Valle d’Aosta: 202 nuove nate nei primi tre mesi 2025, ma 228 han chiuso

Secondo il presidente della Chambre Roberto Sapia, «la politica americana sui dazi, i conflitti internazionali, il tasso di inflazione e i costi delle materie prime generano un clima di forte incertezza in tutto il comparto economico».

Imprese in Valle d’Aosta: 202 nuove nate nei primi tre mesi 2025, ma 228 han chiuso.

Secondo il presidente della Chambre Roberto Sapia, la politica americana sui dazi, i conflitti internazionali, il tasso di inflazione e i costi delle materie prime generano un clima di forte incertezza in tutto il comparto economico.

Sono in chiaroscuro i dati del primo trimestre 2025 per le imprese di casa nostra.

12350 imprese, 202 nuove nate nei primi 3 mesi del 2025

La Chambre Valdôtaine comunica che lo stock di imprese registrate è 12350, 16 in più – come dire lo 0.1% – rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ma in calo rispetto al dato di fine anno che parla di 12.376 imprese.

Nel primo trimestre 2025 sono nate 202 nuove imprese (erano state 233 nel 2024) mentre le cessazioni d’ufficio sono state 228 (279 nel 2024), con un saldo negativo di -26 imprese.

Il tasso di crescita è negativo (-0,21%), in miglioramento rispetto al -0,37% dello scorso anno ma inferiore alla media nazionale, -0,05%. Rispetto al 2024 sono in lieve crescita il settore dei servizi alle imprese, dell’agricoltura e del turismo.

Costruzioni in negativo dopo quasi due anni

Saldo negativo per il settore delle costruzioni, del commercio e dell’industria.

Il presidente della Chambre Valdôtaine Roberto Sapia

Di «forte insicurezza del comparto imprenditoriale valdostano» parla il presidente della Chambre Roberto Sapia -.

«La politica americana sui dazi, i conflitti internazionali, il tasso di inflazione e i costi delle materie prime generano un clima di forte incertezza in tutto il comparto economico» puntualizza Sapia.

Dopo quasi due anni di crescita, si rileva il primo segno negativo del comparto delle costruzioni.

«Si comincia a scontare la fine degli incentivi legati al superbonus» commenta Sapia.

Buone notizie dal fronte turismo

Positive sono invece le notizie che giungono dal comparto turistico, con un inverno andato in archivio con dati certamente positivi».

«Alla luce di questi risultati – conclude Sapia – è fondamentale tenere gli occhi ben aperti sulle evoluzioni che, sempre con maggiore rapidità, andranno a condizionare l’economia mondiale.

Si tratta di un compito particolarmente complesso per la nostra piccola regione che però può contare su una buona solidità e capacità di resilienza delle imprese e su una discreta proattività del nostro comparto imprenditoriale».

(re.aostanews.it)

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