Acqua Fiuggi replica ad Altroconsumo
Roma, 24 mag. – Le affermazioni di Altroconsumo sui presunti livelli “eccessivi” di arsenico in alcune acque minerali, tra cui Acqua Fiuggi, sollevano allarmi infondati e privi di riscontro nei dati ufficiali. È doveroso riportare il dibattito sul piano della trasparenza scientifica e dei controlli certificati.
I risultati delle analisi condotte dal Dipartimento di Chimica dell’Università “La Sapienza” di Roma, datate 8 novembre 2024, attestano che il contenuto di arsenico in Acqua Fiuggi è inferiore a 0,001 mg/L, ben al di sotto non solo del limite legale fissato a 0,010 mg/L dal D.Lgs. 176/2011, ma persino del limite di rilevabilità della strumentazione utilizzata. Il dato, quindi, è non solo conforme, ma tecnicamente non rilevabile secondo la metodica APAT IRSA/CNR 29/2003 n°3080.
Questi risultati si inseriscono in un sistema di controllo strutturato e trasparente, che prevede analisi quotidiane interne basate su piani HACCP certificati, verifiche periodiche da parte delle ASL e dell’ARPA, nonché controlli annuali condotti da università pubbliche per il mantenimento del riconoscimento ministeriale. A ciò si aggiungono campionamenti randomizzati da parte dei NAS e delle autorità sanitarie, a garanzia della sicurezza lungo tutta la filiera.
Sul fronte ambientale, Acqua Fiuggi impiega bottiglie in PET riciclabile ad alte prestazioni, progettate per ridurre peso, emissioni e impatto complessivo. L’azienda rende disponibili periodicamente le schede tecniche complete che documentano la percentuale di PET riciclato, l’energia impiegata nella produzione e i dati relativi al fine vita del materiale.
Acqua Fiuggi supporta la posizione critica della Federazione Mineracqua rispetto un’impostazione comunicativa che appare allarmistica e priva di riferimenti normativi aggiornati. Acqua Fiuggi è impegnata a portare avanti una comunicazione fondata su dati corretti e verificabili e su un dialogo trasparente con tutti gli stakeholder.