12 associazioni a Lollobrigida: Pac continui a tutelare ambiente
Roma, 29 mag. (askanews) – La Pac deve continuare a tutelare gli agricoltori dalle crisi ambientali e dai mercati. E’ quanto sottolineano 12 associazioni ambientaliste, agrarie e dei consumatori italiane (Acu, Aida, Associazione Italiana Agricoltura Biodinamica, Ciwf Italia, Greenpeace, Isde Medici per l’Ambiente, Lipu-BirdLife, Pro Natura, Rete Semi Rurali, UPBio, Terra! e Wwf Italia) ricordando al ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida che la proposta di semplificazione della Pac della Commissione europea accolta con favore dai ministri dell’Agricoltura nell’ultimo Agrifish “apre le porte alla cancellazione di ulteriori tutele ambientali nella prossima riforma della PAC post 2027 che sarà presentata il 16 luglio”.
Sotto accusa le parole del ministro che, scrivono le associazioni, “non si è limitato ad esprimere un parere positivo sulla proposta della Commissione, ma l’ha valutata persino ‘non sufficiente per riuscire nell’obiettivo strategico di valorizzare la produttività in una fase storica nella quale l’Europa non può caricarsi da sola tutte le questioni legate all’ambiente’”.
Il pacchetto nei prossimi mesi sarà sottoposto alla votazione del Parlamento europeo e “si spera che i parlamentari vogliano respingere quella che si continua a chiamare semplificazione, ma che in realtà è la cancellazione delle minime previsioni di tutela dell’ambiente e della salute di agricoltori e consumatori”, scrivono ancora le associazioni.
“Per mettere al centro delle politiche agricole la capacità di resilienza del sistema agroalimentare è indispensabile rafforzare la tutela dell’ambiente invece di indebolirla -evidenziano le 12 associazioni – la strada da seguire per la gestione dei rischi in agricoltura non può essere solo spingere gli agricoltori ad assicurarsi”.
Per le 12 associazioni “ridurre ulteriormente le limitate protezioni per le risorse naturali non semplifica la vita degli agricoltori, al contrario li espone maggiormente ai rischi che devono affrontare come ondate di calore, siccità e inondazioni: le parole del ministro Lollobrigida rappresentano solo uno schiaffo in faccia agli agricoltori vulnerabili e un ennesimo attacco alla natura nel solco di quanto è stato fatto finora portando alla crisi del settore”.