Concours Cerlogne: ad Aosta, una mostra per riflettere su lingua e territorio
All'Hôtel des Etats, fino a fine giugno, la mostra 'Habiter et nommer l'espace - Resté et boudzé' del Centro d'Etudes francoprovençales René Willien
Concours Cerlogne: ad Aosta, una mostra per riflettere su lingua e territorio.
Concous Cerlogne, atto primo.
In occasione della 63ª edizione del Concours scolaire de Patois Abbé Jean-Baptiste Cerlogne che andrà in scena giovedì 5 e venerdì 6 giugno ad Aosta, il Centre d’études francoprovençales René Willien ha inaugurato oggi, venerdì 30 maggio, all’Hôtel des États, l’esposizione Habiter et nommer l’espace – Resté et boudzé.
Il vernissage ha sancito l’inizio del Concours che quest’anno tratterà l’esplorazione del territorio dal punto di vista sensoriale, cognitivo e mnemonico.
Bruno Zanivan
«È stato un onore poter lavorare per questa mostra – ha detto Bruno Zanivan, presidente del Centre d’études francoprovençales René Willien-.
Sono certo che il rapporto tra lingua e territorio verrà nuovamente approfondito, anche grazie ai lavori che gli studenti presenteranno la prossima settimana».
Ricerche in ambito antropologico
La mostra è visibile fino al 29 giugno ed è nata dalle ricerche in ambito antropologico di Christiane Dunoyer, direttrice del Centre: «Questa mostra si focalizza su un aspetto quasi invisibile, tanto è intrinseco nel nostro modo di pensare – ha detto -.
Si tratta di una prima ricerca che sarà allargata a tutte le lingue alpine, non solo a quelle presenti nella nostra regione, e che coinvolgerà anche altri specialisti come i geografi per ampliarla e renderla ancora più ricca».
Lingua, territorio, toponimia
L’esposizione mette in relazione la lingua con il territorio, le percezioni sensoriali e la toponimia.
È stata realizzata con il contributo della Structure Expositions et promotion de l’identité culturelle e con il Brél ed è promossa dall’Assessorato alle attività e ai beni culturali, al sistema educativo e alle politiche delle relazioni intergenerazionali.
L’assessore Jean-Pierre Guichardaz
«Questa esposizione nasce da una ricerca scientifica di livello ma parla a tutti e ci invita a riflettere sul legame tra la lingua, il territorio e il nostro modo di vedere il mondo – ha detto l’assessore Jean-Pierre Guichardaz -.
Le lingue non si limitano a descrivere lo spazio ma lo organizzano, questo lavoro è molto importante e attira l’attenzione di numerosi centri di ricerca».
La lingua francoprovenzale viene utilizzata, a partire dalle teorie di grammatica dello spazio dello studioso Stephen Curtis Levinson, come strumento di impiego di antichi sistemi di riferimento spaziale.
L’esposizione fino al 29 giugno all’Hôtel des Etats
Numerosi pannelli in lingua francese (con traduzione digitale in italiano) guideranno i visitatori in un viaggio alla scoperta della verticalità e delle comunità alpine tra lingua, territorio e rappresentazione dello spazio grazie a focus su alcuni comuni, immagini, cartine e disegni.
Potete scoprirla gratuitamente fino al 29 giugno alla sala espositiva dell’Hôtel des États, in piazza Chanoux, ad Aosta, dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.
(giulia calisti)