Urbino, riapre al pubblico Studiolo di Federico da Montefeltro
Milano, 30 mag. (askanews) – Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha inaugurato oggi pomeriggio al Palazzo Ducale di Urbino la riapertura al pubblico dello Studiolo di Federico da Montefeltro. Si tratta di un ambiente che, insieme con l’Appartamento del Duca che lo ricomprende, è di nuovo visitabile dopo due anni di studi e ricerche e sette mesi di lavori di riqualificazione.
“È con grande piacere – ha detto Acquaroli, porgendo i saluti istituzionali della Regione Marche – ritrovarsi oggi all’inaugurazione dello Studiolo di Federico da Montefeltro, uno degli ambienti più rappresentativi e suggestivi del Palazzo Ducale di Urbino, scrigno prezioso di tanti tesori d’arte e di cultura, patrimonio della nostra regione e dell’umanità, di cui tutti andiamo fieri. Esprimo apprezzamento per i lavori di riqualificazione condotti con perizia e bravura, frutto di attenti studi che restituiscono non soltanto alla nostra comunità regionale ma al mondo intero questo spazio di estrema bellezza”.
“Gli interventi realizzati rappresentano anche il buon risultato che deriva dalla proficua collaborazione tra le istituzioni e gli enti preposti. Ma non solo, questa riapertura, con l’intrinseco valore che la cultura porta con sé, rappresenta anche un’importante occasione per far conoscere le Marche al di fuori dei confini regionali, oltre che un’opportunità di sviluppo e crescita per il turismo e l’economia” ha aggiunto.
I dati, ha sottolineato, confermano il buon andamento del settore turistico, che segna +28% del turismo straniero in questi anni, grazie anche al fatto di aver puntato sulla destagionalizzazione. “Il turismo legato all’arte e alla cultura si pone lungo questa via rispondendo a questi obiettivi. La bellezza del nostro patrimonio artistico, unita a quella del paesaggio, al clima e all’ospitalità della nostra gente riescono a creare economia e a dare vitalità alle nostre aree interne. Siamo pertanto convinti che questo evento attirerà sempre nuovi visitatori nella nostra regione, generando un impatto positivo sull’economia locale e contribuendo a promuovere l’immagine delle Marche come destinazione culturale di eccellenza” ha concluso Acquaroli.