Agroalimentare, in 2024 l’Icqrf ha effettuato 54.882 controlli
Roma, 10 giu. (askanews) – 54.882 controlli totali con 54.180 prodotti e 28.558 operatori controllati. Il 90% ha riguardato prodotti alimentari, il restante 10% mezzi tecnici per l’agricoltura (fertilizzanti, mangimi, sementi, fitosanitari). Le irregolarità riscontrate sono state pari al 12,9% dei prodotti e all’8,6% dei campioni analizzati. 161 le notizie di reato, con 6.136 sanzioni amministrative contestate e 2.381 ordinanze di ingiunzione di pagamento, per un importo complessivo di 8.601.315 euro. 3.847 le diffide emesse e quasi 13 milioni di chilogrammi di merce sequestrata, per un valore di oltre 22 milioni di euro.
Sono alcuni dei dati del report sui controlli eseguiti nel 2024 dall’Icqrf, che svolge oltre il 30% di tutti i controlli nel settore effettuati dalle autorità nazionali. Il report è stato presentato oggi pomeriggio al Masaf a Roma dall’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari e dal Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali (Conaf). Il report fotografa lo stato dei controlli sulla filiera agroalimentare italiana, un comparto che oggi vale 707 miliardi di euro, in crescita del 34% rispetto al 2015.
Per quanto riguarda i settori alimentari, circa un terzo dei controlli si concentra nel settore vitivinicolo (17.710 controlli), seguito dal settore dell’olio d’oliva con circa il 15% (8.249 controlli) e dal settore lattiero-caseario che si attesta intorno al 10% (5.275). Al quarto posto l’ortofrutta con 4.214 controlli.
Le attività di controllo su Dop e Igp sono state 15.721 e sui 15.834 prodotti controllati sono risultati irregolari il 17%. 140 i sequestri effettuati per un valore di 7.847.572 milioni di euro. I controlli sui prodotti biologici sono stati 6.755, e su 5.449 effettuati il 10,4% è risultato irregolare. In questo caso, 36 i sequestri per un valore di 5.228.167 milioni di euro.
“L’articolato sistema dei controlli fornisce un contributo importante alla tutela dei nostri imprenditori onesti e delle persone, concorrendo a rafforzare l’ottima reputazione dei prodotti italiani”, ha detto Felice Assenza, capo dipartimento Icqrf.
Il 2024 è stato anche un anno di spartiacque nell’attività di contrasto alle pratiche commerciali sleali, che rappresentano il 6% di tutte le attività di controllo, perché è stato dato seguito alla programmazione elaborata nell’ambito della Cabina di Regia, istituita presso il Masaf per garantire un più efficace ed efficiente contrasto alle pratiche commerciali sleali, impostando la collaborazione con il Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza e con il Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare. In questo ambito, sono state svolte 10 attività in collaborazione con la Guardia di Finanza (GdF) e 8 attività con i Reparti Carabinieri Tutela Agroalimentare (RAC).
Interessati dalle operazioni 11 settori dell’ortofrutta, 5 del lattiero-caseario, uno delle conserve di pomodoro, 1 della carne suina. L’Icqrf, inoltre, ha trattato le 18 denunce pervenute nel corso dell’anno, prevalentemente tramite la casella di posta elettronica dedicata “Pratiche sleali”. Complessivamente, nel 2024, l’ICQRF ha effettuato 809 controlli in tema di contrasto alle pratiche commerciali sleali, un numero raddoppiato rispetto al 2023, interessando 325 operatori economici e ha elevato 564 contestazioni amministrative a seguito delle violazioni accertate. E il maggior numero di irregolarità è stato riscontrato nei settori lattiero-caseario e ortofrutticolo.