Coprob Italia Zuccheri, in 2024 fatturato a quota 302,3 mln euro
Roma, 10 giu. (askanews) – Coprob Italia Zuccheri, al termine delle 4 assemblee territoriali separate, ha approvato un bilancio di esercizio in attivo che vede un consolidato del Gruppo Coprob, che include Italia Zuccheri Commerciale, di 302,3 milioni di euro con un margine operativo lordo Ebitda di 4,1 milioni di euro. La Cooperativa unisce oltre 4.000 soci imprenditori agricoli e 3000 conferenti, ha stabilimenti produttivi a Minerbio (Bo) e a Pontelongo (Pd) e rappresenta sul mercato l’intera filiera della barbabietola 100% italiana.
E i dati 2024, si legge in una nota, dimostrano la resilienza della Cooperativa. In Europa, infatti, tra il 2024 e l’inizio del 2025, hanno chiuso 5 stabilimenti e il numero sale a 17 se si inizia il conteggio dal 2017 e questo “sia per fattori imputabili all’incidenza dei fenomeni climatici estremi sempre più frequenti su semine e maturazioni della coltura, sia per la volatilità dei prezzi sottoposti a costanti oscillazioni a seconda dei repentini mutamenti geopolitici del pianeta”.
“Le assemblee dei soci di Coprob nel nostro comprensorio produttivo che hanno approvato il nostro bilancio che si dimostra solido – spiega il presidente di Coprob Italia Zuccheri Luigi Maccaferri – hanno confermato le linee guida strategiche di programmazione volte al cambiamento a cui la governance sta quotidianamente lavorando per il futuro della filiera. Il bilancio appena chiuso, nonostante una campagna 2024 caratterizzata da difficoltà produttive dovute agli andamenti climatici si chiude comunque in modo positivo”.
“Grande rilevanza – prosegue – è stata data alla ricerca tecnologica e genetica: si è deciso di investire in tecnologia e sperimentazione, strumenti fondamentali per migliorare la produttività e perseguire gli obiettivi strategici. Uno dei temi più rilevanti è la necessità di aumentare la produttività della bietola. Da un’analisi recente, infatti, risulta che ben 53 principi attivi sono stati tolti dalla disponibilità degli agricoltori, sia a livello comunitario che a livello nazionale. Tra le altre priorità, la riduzione delle emissioni in atmosfera, la valorizzazione della bietola come captatrice di carbonio e il contenimento dei costi con particolare attenzione alla riduzione anche dei consumi energetici”, conclude Maccaferri.