Pronto il 18esimo pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia
Bruxelles, 10 giu. (askanews) – E’ pronto per essere sottoposto all’approvazione dei Ventisette il 18esimo pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia, che contiene in particolare nuove misure sull’energia (con la riduzione da 60 a 45 dollari del tetto imposto al prezzo del greggio russo e l’inserimento nella “lista nera” di 77 nuove navi della flotta ombra che aggira le sanzioni), e sul settore finanziario (con un vero e proprio divieto delle transazioni e misure contro 20 nuove banche). L’annuncio è stato dato questo pomeriggio a Bruxelles in un punto stampa dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e dall’Alta Rappresentante per la Politica estera comune Kaja Kalls.
“Vogliamo – ha esordito von der Leyen – la pace per l’Ucraina. Ma nonostante settimane di tentativi diplomatici, nonostante l’offerta del presidente Zelensky di un cessate il fuoco incondizionato, la Russia continua a portare morte e distruzione in Ucraina. L’obiettivo della Russia non è la pace, ma imporre il potere della forza. Pertanto, stiamo aumentando la pressione sulla Russia, perché la forza è l’unico linguaggio che la Russia capirà”.
“L’economia russa – ha ricordato la presidente della Commissione – è profondamente colpita dalle sanzioni: 210 miliardi di euro di riserve della Banca Centrale Russa sono immobilizzati; i ricavi russi da petrolio e gas sono diminuiti di quasi l’80% rispetto a prima della guerra. Il suo deficit è alle stelle. I tassi di interesse sono proibitivi. L’inflazione è in aumento, ben oltre il 10%. Il prezzo delle importazioni di tecnologie e beni essenziali è sei volte superiore rispetto a prima della guerra e rispetto ai prezzi medi globali. In breve, l’economia russa si limita a un’economia di guerra e sacrifica le prospettive future”.
“Questa guerra – ha sottolineato von der Leyen – deve finire. Abbiamo bisogno di un vero cessate il fuoco. La Russia deve presentarsi al tavolo delle trattative con una proposta seria. E poiché fino ad oggi non ha mostrato la volontà di raggiungere la pace, intensificheremo la pressione sulla Russia, anche attraverso ulteriori dure sanzioni. Pertanto – ha annunciato – proponiamo ora un 18mo pacchetto di sanzioni drastiche, prendendo di mira fondamentalmente due settori: il settore energetico e il settore bancario russi. Inoltre, stiamo ampliando i divieti e i controlli delle esportazioni, e rafforzando le misure anti elusione”.
“Innanzitutto – ha continuato von der Leyen -, per quanto riguarda l’energia, per la prima volta,
proponiamo un divieto di transazione per Nord Stream 1 e Nord Stream 2. Ciò significa che nessun operatore dell’Ue potrà partecipare, direttamente o indirettamente, a transazioni relative ai gasdotti Nord Stream. Non si torna al passato. “Proponiamo inoltre – ha aggiunto la presidente della Commissione – di abbassare il tetto massimo del prezzo del petrolio da 60 a 45 dollari al barile. Dall’introduzione del tetto massimo del petrolio nel 2023, i prezzi del petrolio” sul mercato globale
“sono diminuiti. Ora sono molto vicini al livello del tetto massimo. Abbassando questo tetto, lo adattiamo alle mutate condizioni di mercato e ne ripristiniamo l’efficacia. Le esportazioni di petrolio rappresentano ancora un terzo delle entrate del governo russo. Dobbiamo ridurre questa fonte di entrate. Il tetto massimo del prezzo del petrolio è una misura della coalizione del G7. Discuteremo su come agire insieme al vertice del G7 in Canada”.
A un giornalista che chiedeva se conti che questa misura sia appoggiata dall’Amministrazione Usa e adottata anche a livello del G7, von der Leyen ha risposto: “I nostri team sono naturalmente stati in contatto, con tutto il G7, ma anche specificamente con gli Stati Uniti. Io ho anche parlato diverse
volte con il senatore Lindsey Graham, che è l’iniziatore del pacchetto americano delle sanzioni. Insomma, siamo molto allineati sull’obiettivo di spingere la Russia, attraverso queste massicce sanzioni, a venire al tavolo dei negoziati, e a negoziare seriamente per arrivare a una pace giusta e durevole. Questo è l’obiettivo comune. Abbiamo diversi strumenti, ci sono diversi pacchetti di sanzioni, ma siamo molto allineati su questo obiettivo e perciò sono molto fiduciosa che lo conseguiremo”. Un’altra misura prevista dal 18mo pacchetto, per far rispettare meglio il tetto massimo al prezzo del petrolio, riguarderà la lista nera delle navi che fanno parte della cosiddetta “flotta ombra” russa. “Oltre alle 342 navi già elencate” nei pacchetti precedenti, ha spiegato von der Leyen, “oggi elenchiamo altre 77 navi che fanno parte della flotta ombra russa. Queste navi rappresentano un mezzo per eludere le sanzioni”. In questo modo “limitiamo fortemente le possibilità della Russia di esportare il suo petrolio attraverso la flotta ombra”. Inoltre, verrà
introdotto “un divieto all’importazione di prodotti raffinati a base di greggio russo. In questo modo – ha spiegato -, vogliamo impedire che parte del greggio russo raggiunga il mercato Ue
attraverso la porta secondaria”. Per quanto riguarda il settore finanziario, la seconda parte del
pacchetto, “stiamo prendendo di mira – ha riferito la presidente della Commissione – il settore bancario russo, limitandone la capacità di raccogliere finanziamenti e di effettuare transazioni. Proponiamo di trasformare l’attuale divieto di utilizzare il sistema Swift in un divieto totale delle
transazioni. E proponiamo di applicare questo divieto ad altre 22 banche russe. Proponiamo poi di estendere il divieto di transazione agli operatori di paesi terzi che finanziano gli scambi commerciali con la Russia, eludendo le sanzioni”; inoltre, “proponiamo di sanzionare il Fondo Russo per gli Investimenti Diretti, le sue filiali e i suoi progetti di investimento. In questo modo, verrà limitato un importante canale di finanziamento per progetti volti a modernizzare l’economia russa e a rafforzare la sua base industriale”. Il pacchetto contiene poi altre due parti: con la terza, ha
indicato von der Leyen, “proponiamo ulteriori divieti di esportazione per un valore superiore a 2,5 miliardi di euro. Questi divieti priveranno l’economia russa di tecnologie e beni industriali essenziali. Stiamo prendendo di mira macchinari, metalli, materie plastiche e prodotti chimici: vengono utilizzati come materie prime nell’industria. Limitiamo inoltre l’esportazione di beni e tecnologie a duplice uso utilizzati per la produzione di droni, missili e altri sistemi d’arma. Vogliamo assicurarci che la Russia non trovi il modo di modernizzare i propri armamenti con tecnologie europee”.
La quarta parte del pacchetto riguarda le liste nere delle società con cui sono vietate le transazioni perché sostengono lo sforzo bellico di Mosca. “Vogliamo che le nostre sanzioni siano applicate e rispettate meglio. Per questo motivo – ha spiegato ancora la presidente della Commissione -, ampliamo la portata del divieto di transazione già esistente, elencando 22 nuove società
russe e straniere che forniscono supporto diretto o indiretto al complesso militare-industriale russo. La capacità di Putin di sostenere la guerra dipende in larga misura dal sostegno che
riceverà da paesi terzi. Chi sostiene la guerra della Russia e gli sforzi per conquistare l’Ucraina ha una pesante responsabilità”.
“Con questo pacchetto aumentiamo la pressione sulla Russia. Il nostro obiettivo è molto chiaro: ribadiamo la richiesta di un cessate il fuoco completo e incondizionato di almeno 30 giorni. Questa pausa nelle ostilità potrebbe rappresentare un passo fondamentale verso la riduzione delle sofferenze dei civili e consentire colloqui significativi per una pace autentica”, ha concluso von der Leyen.