Agrofarmaci contraffatti, Diagram: innovare per arginare fenomeno
Roma, 13 giu. (askanews) – Quella degli agrofarmaci contraffatti sembra essere una piaga, una minaccia insidiosa e globalmente diffusa che mette in difficoltà gli agricoltori onesti. Diventa dunque indispensabile l’innovazione digitale, come l’adozione del quaderno di campagna, per arginare il fenomeno. I prodotti non legali infatti sono spesso privi dei principi attivi dichiarati o contengono addirittura sostanze dannose, non solo compromettono l’efficacia dei trattamenti, ma mettono a rischio la salute delle piante, la fertilità del suolo e, in ultima analisi, la sicurezza alimentare.
“Questi prodotti non solo non funzionano, ma possono lasciare residui tossici sui prodotti agricoli, mettendo a rischio la salute dei consumatori e compromettendo l’immagine del made in Italy”, spiega Roberto Mancini, amministratore delegato di Diagram Group. Fonti come l’Europol e l’Ocse hanno più volte evidenziato la crescita esponenziale di questo mercato illegale e stimato perdite miliardarie per l’industria e rischi significativi per l’ambiente e la salute pubblica.
Un rapporto del 2021 dell’Ocse e dell’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (Euipo) ha stimato che il commercio di pesticidi contraffatti nell’UE valga circa 1,3 miliardi di euro all’anno, pari al 13,8% del totale delle vendite legali. Ecco, dunque, che il Quaderno dell’Agricoltore digitale non è soltanto un obbligo, ma diventa una necessità. Uno strumento che “non è solo un obbligo normativo imposto dalla legislazione europea e nazionale, ma è indispensabile per la gestione oculata dell’azienda agricola. Permette di monitorare l’uso dei prodotti, ottimizzare i costi, e soprattutto, garantire la trasparenza e la sicurezza per il consumatore finale”.