Vino, fondo Usa Performant Capital entra nel capitale di Wine Suite
Milano, 1 lug. (askanews) – Wine Suite, piattaforma italiana per la gestione CRM e del marketing dedicata al settore vinicolo, ha ottenuto un investimento strategico da Performant Capital, fondo statunitense di private equity specializzato in aziende tecnologiche. Lo ha reso noto la stessa azienda, spiegando che l’operazione “segna un passaggio chiave nella crescita internazionale” della realtà fondata a Milano, con l’obiettivo di creare un polo tecnologico europeo per il mondo del vino.
L’ingresso nel capitale arriva dopo quello effettuato lo scorso gennaio in OrderPort, società leader nel software per cantine negli Stati Uniti. Con Wine Suite in Europa e OrderPort negli Usa, Performant Capital punta a costruire una piattaforma integrata e scalabile a supporto del direct-to-consumer.
“Con Wine Suite, il nostro software CRM e marketing dedicato alle Cantine, siamo partiti ispirandoci ai modelli statunitensi, dove il direct-to-consumer è il principale canale di vendita del vino” afferma Matteo Ranghetti, cofondatore dell’azienda, spiegando che “unire le forze con un leader del mercato americano è per noi motivo di grande orgoglio. È un traguardo che valorizza il percorso fatto e apre le porte a una nuova fase di crescita”.
L’operazione rafforza la posizione finanziaria di Wine Suite, mantenendo invariato il nucleo fondativo e il gruppo di investitori industriali già presenti, tra cui Le Tenute del Leone Alato (Generali), Herita Marzotto Wine Estate e Agricola Gussalli Beretta.
“Questo importante investimento sottolinea il nostro impegno nel sostenere aziende guidate dai loro fondatori, che hanno sviluppato soluzioni software essenziali” dichiara Michael Ciaglia, partner di Performant Capital, aggiungendo che “siamo entusiasti di affiancare il team di Wine Suite come partner strategico”.
Wine Suite è oggi utilizzata da oltre 500 aziende vitivinicole italiane e punta a valorizzare l’enoturismo e la vendita diretta attraverso un software che consente una gestione integrata del rapporto con il consumatore. “Questo risultato dimostra che anche in Italia è possibile costruire imprese tecnologiche di successo” evidenzia Filippo Galanti, cofondatore, rimarcando che “non si tratta di un traguardo finale, ma di una tappa per ampliare la nostra visione e supportare le aziende vinicole nei nuovi scenari internazionali”.