Carcere di Brissogne, il viceministro Francesco Sisto: «Necessari miglioramenti, ma la struttura garantisce un servizio in linea con l’articolo 27 della Costituzione»
L'esponente di Forza Italia in visita ad Aosta alla casa circondariale e al tribunale
«Il carcere di Brissogne necessita di alcuni miglioramenti, ma la struttura garantisce un servizio in linea con l’articolo 27 della Costituzione». Così Francesco Sisto, viceministro della Giustizia al termine di una serie di incontri in carcere e in tribunale ad Aosta.
Le parole del viceministro Francesco Sisto
Francesco Sisto
«Ho trovato una direttrice del carcere in gamba, severa, ma aperta – ha detto l’esponente di Forza Italia ai cronisti -. 60 detenuti su 140 turnano nelle attività lavorative. Ho parlato con alcuni di loro, ci sono piccoli e grandi drammi e difficoltà, c’è una polizia penitenziaria attenta a prevenire sia il fenomeno dello sdegno che della depressione».
Il viceministro ha poi analizzato le criticità. «È necessario introdurre le docce nei bagni separati delle celle, garantire l’acqua calda, migliorare alcune strutture – ha sottolineato -. C’è problema di personale, ma siamo di fronte a una struttura che, nonostante una popolazione carceraria difficile, garantisce un servizio in linea con l’articolo 27 della Costituzione. Il ministero ha posto in essere il più importante piano assunzionale degli ultimi 20 anni, intervento anche dal punto di vista economico. Gli sforzi sono massimi. Tempi? Questo è un quesito rilevante, possiamo rispondere quanto prima possibile».
I temi legati al tribunale
Francesco Sisto ha attenzionato anche la situazione del tribunale, incontrando il presidente Giuseppe Marra, il procuratore Luca Ceccanti, i magistrati e la presidente dell’ordine degli avvocati Maria Paola Roullet.
«Il governo mette sul tavolo il problem solving, senza retorica – ha rimarcato -. Sono un professionista con anni di esperienza nelle aule e non voglio parlare in politichese. Il primo problema è la stabilizzazione degli Upp (ufficio per il processo). Vi è necessità che nella stabilizzazione non si creino vuoti negli uffici. C’è anche il problema del personale, sullo scorrimento delle graduatorie con convenzione della regione bisogna dare un’accelerata per poter stabilire quali possano essere idonee a questo scorrimento».
(t.p.)