GiocAosta: oltre 5.000 pre-iscrizioni, si preannuncia un 17ª edizione “bestiale”
Presentata l'edizione 2025 di GiocAosta, che andrà in scena da venerdì 8 a lunedì 11 agosto, con oltre 300 eventi, 30 luoghi e oltre 400 volontari
Oltre 5.000 prescrizioni già effettuate, oltre 400 volontari, 300 eventi e 3 mila giochi in noleggio gratuito nel padiglione di piazza Chanoux. In poche parole, la macchina perfetta di GiocAosta.
E ormai manca davvero poco alla 17ª edizione di GiocAosta, la grande ludoteca a cielo aperto allestita da Aosta Iacta Est, con la collaborazione di oltre un centinaio di partner, che affollerà il capoluogo (e non solo) da venerdì 8 a lunedì 11 agosto.
GiocAosta, una festa bestiale
Una festa bestiale sarà il claim di GiocAosta 2025, come bestiali saranno i riferimenti inseriti nei vari giochi e come bestiali sono sempre i numeri, guidati da quello delle presenze, per le quali si punta a sfondare gli oltre 35 mila giocatori unici avuti lo scorso anno.
«Siamo poco social e molto sociali, siamo una festa che coinvolge tutta al città, grazie alla trentina di luoghi gioco».
Le parole di Davide Jaccod, anima di GiocAosta e vice presidente di Aosta Iacta Est, riassumono al meglio la realtà della ludoteca aostana, che per l’occasione offrirà anche tante novità, dal coinvolgimento degli insegnanti, all’aumento della presenza a Pila, fino ad arrivare a giochi ancor più interattivi e a un grande padiglione nell’area del Teatro Romano.
Il tutto, per costi (comunque risicatissimi per l’evento) in aumento a circa 75 mila euro, di cui un terzo raccolti dall’associazione con varie iniziative e il resto coperto da Regione (19 mila euro), Comune di Aosta e Fondazione CRT.
Aosta Iacta Est: cinque anni nella scatola
Joel Gerbore, Jean-Pierre Guichardaz e Davide Jaccod
Al timone di questo ormai immancabile appuntamento dell’estate rossonera, Aosta Iacta Est, con il presidente Joel Gerbore a riservare, innanzitutto, due parole sulla Scatola, la sede dell’associazione incastonata nei lavori di riqualificazione del Quartiere Cogne.
«La struttura ha compiuto cinque anni, con oltre 150 eventi e grazie a questi lavori sarà ampliata e vedrà rinnovato l’accordo – illustra -. I cantieri sono lunghi, ma noi vogliamo far parte della rinascita di un quartiere che diventerà bellissimo».
GiocAosta: «Sarà una grande festa»
Con il ritorno anche delle grafiche di Enrico Massetto, la GiocAosta 2025 «sarà proprio bestiale, con eventi dedicati agli animali, tra cui l’appuntamento del 9 agosto a Pila, sera di luna piena, con un gioco sui lupi mannari» racconta Davide Jaccod, che poi sviscera qualche particolare.
«Abbiamo già superato le 5.000 pre iscrizioni su poco oltre 6.000 posti e non possiamo che essere soddisfatti – sottolinea Jaccod -. È un grande risultato, che cresce di anno in anno grazie al passaparola qualificato e al contributo di tutti i nostri partner, istituzionali e privati».
GioAosta, le novità
Come detto, ci saranno ancora novità nel ricchissimo menù di GiocAosta, a cominciare dal laboratorio sullo strumento ludico per i docenti, fino ad arrivare a giochi che aumentano l‘interazione tra i partecipanti e al nuovo padiglione al Teatro Romano.
Nuovo anche l’orario, con chiusura alle 2 di notte dopo l’esperimento “all night long” dello scorso anno, che vedeva scemare un pochino l’interesse oltre l’ora X.
«Facciamo sempre il possibile per assecondare i desideri del pubblico – continua Davide Jaccod -. Quest’anno coinvolgeremo ancora più posti, aumenteremo la presenza a Pila e anche quella nei rifugi valdostani: in 41 hanno aderito, con oltre 250 giochi regalati da noi negli anni».
GiocAosta e il volontariato
Una doverosa parentesi sui costi, a dir poco contenuti per la mole di lavoro.
«Basti pensare all’app e alla parte informatica, che senza l’aiuto dei nostri volontari qualificati ci costerebbe almeno metà del budget – rivela Jaccod -. Siamo orgogliosi di avere collaboratori così, che trovano gratificazione nello stare qui».
L’assessore: «GiocAosta ormai parte della tradizione»
Elogia la crescita di GiocAosta l’assessore ai Beni e alle attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali, Jean-Pierre Guichardaz.
«GiocAosta è sempre ai primi posti della legge 69 e meriterebbe ogni anno più contributi, ma riescono sempre a trovare metodi di finanziamento alternativi, in tanti dovrebbero prendere esempio – evidenzia Guichardaz -. La manifestazione ha la grande capacità di coinvolgere tanti volontari, far socializzare in un mondo sempre più isolato, creare cultura e attirare turismo sano, non di massa, e fidelizzato. Ormai, GiocAosta è come la Foire, si sa che esiste a prescindere, anche se nulla è scontato, ed è parte della tradizione».
(alessandro bianchet)