Elezioni regionali, Avs-Rc: «abbiamo il coraggio di osare»
In 130 persone si sono ritrovati nel salone polivalente di Donnas nella serata di giovedì 4 settembre per l'avvio della campagna elettorale di Alleanza Verdi-Sinistra-Rete Civica
Elezioni politiche, Avs-Rc: «abbiamo il coraggio di osare». In campo per dare voce ai più fragili e all’ambiente.
In 130 persone si sono ritrovati nel salone polivalente di Donnas nella serata di giovedì 4 settembre per l’avvio della campagna elettorale di Alleanza Verdi-Sinistra-Rete Civica, lista che vanta il maggior numero di donne, 18 e il maggior numero di giovani, al grido dello slogan Il coraggio di osare.
«Una lista che vuole essere una alternativa solida all’incapacità di governo dei cosiddetti “autonomisti” e a una destra pericolosa per la Valle d’Aosta come per tutto il Paese» ha scandito Andrea Campotaro per il quale «il coraggio di osare è proporre un cambiamento locale in grado di interpretare fenomeni globali come le trasformazioni sociali e ambientali che caratterizzano l’intero pianeta».
Gli interventi
Pietro Ruggeri e Sofia Zoppo Ronzero, due giovani candidati di Donnas, hanno spiegato le motivazioni che li hanno indotti ad accettare la candidatura in AVS. «Un sì a dare un contributo a una sfida collettiva, a una proposta utile per l’intera comunità» hanno detto.
Massimiliano Kratter, portavoce regionale di Europa Verde, ha parlato soprattutto dell’impegno ambientale che caratterizza l’attività di AVS e il suo programma. «AVS esprime alcuni grandi No – ha sottolineato -, come al raddoppio del tunnel del Monte Bianco e al devastante impianto funiviario attraverso il vallone delle Cime Bianche, ma soprattutto si caratterizza per dei grandi Sì in grado di dare una prospettiva all’intera comunità valdostana».
Maria Lancerotto (Potere al popolo) si è invece soffermata sull’impegno sociale che caratterizza l’attività di AVS e il suo programma. «Le criticità in campo sanitario sono gravi ed evidenti e occorre superarle, la povertà è ancora troppo diffusa anche in Valle d’Aosta, il problema della casa permane. Per questo è bene portare in Consiglio regionale un gruppo di persone combattivo e determinato sul piano sociale» ha puntualizzato.
Eugenio Torrione, candidato Sindaco ad Aosta, ha stigmatizzato l’incredibile operazione UV-Pd, nel capoluogo regionale. «C’era una maggioranza, di cui anche i verdi e la sinistra facevano parte, che ha fatto delle cose positive e che poteva essere riconfermata, ed invece hanno scelto di accantonare il sindaco Nuti e scegliere la discontinuità. La clamorosa dichiarazione del nuovo candidato sindaco, Raffele Rocco sulla riapertura alle auto all’arco di Augusto è la conferma di una impostazione inaccettabile» ha detto.
La consigliera regionale uscente Chiara Minelli ha iniziato il suo intervento sottolineando che a 24 giorni dal voto non si sa ancora con che modalità si potranno esprimere le preferenze. «Una grave incertezza determinata dalla incapacità ed arroganza della Giunta guidata da Testolin – ha ribadito -. Ma non è l’unica macchia nera».
Minelli si è soffermata su vari dossier – ospedale, sanità, trasporti, politica ambientale – su cui nei cinque anni della legislatura appena terminata c’è stato un sostanziale fallimento.
(re.aostanews.it)