Consiglio Valle: approvato, in seduta straordinaria, il bilancio consolidato della Regione
L'atto ha richiesto una convocazione dell'assemblea dopo le elezioni del 28 settembre
20 voti favorevoli, 12 astensioni e 3 contrari. Il consiglio Valle, in seduta straordinaria, ha approvato il bilancio consolidato.
Approvato il bilancio consolidato
Il bilancio consolidato è un atto indifferibile e urgente ed è stata necessaria una convocazione del consiglio dopo le elezioni del 28 settembre.
A votare con la maggioranza uscente, è stato anche il consigliere Claudio Restano.
«Il bilancio consolidato evidenzia una situazione solida di un gruppo amministrazione pubblica che garantisce l’equilibrio economico e patrimoniale e persegue i propri fini istituzionali – ha spiegato il presidente Renzo Testolin – . Lo stato patrimoniale consolidato pareggia infatti su 7 miliardi 821 milioni di euro; il patrimonio netto risulta pari 5 miliardi 629 milioni di euro con un incremento di 419 milioni rispetto al 2023».
Il dettaglio
«Il conto economico dell’esercizio chiude con un risultato di oltre 506 milioni di euro – ha rimarcato Testolin -. Nel confronto con l’anno precedente l’utile del Gruppo aumenta di 23 milioni di euro in esito ad una diminuzione dell’utile dell’ente Regione di 40 milioni ampiamente compensato dalla crescita degli utili del Gruppo Finaosta – Cva Spa (di circa 63 milioni di euro). Un importante risultato che dimostra l’equilibrio finanziario, economico e patrimoniale e una solidità nel medio periodo che consente di indirizzare con tranquillità le risorse alla comunità così come pianificate dagli indirizzi forniti dal Consiglio regionale. Anche in questo bilancio consolidato non è ricompresa la Casinò de la Vallée spa, in quanto il decreto legislativo 118/2011 non prevede l’inclusione delle società in concordato preventivo».
Il voto contrario di Chiara Minelli
La consigliera Chiara Minelli ha votato contro. In particolare, ha evidenziato «il notevole ritardo con cui l’atto arriva in Consiglio creando una situazione imbarazzante, frutto della mancata programmazione che è stata una costante dell’agire di questa maggioranza. Esempi emblematici sono la vicenda della leggina elettorale arrivata oltre il tempo massimo; la mancata approvazione della norma di attuazione sulle concessioni idroelettriche che giace assurdamente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel totale silenzio della politica valdostana; il Piano trasporti, che aspetta di veder la luce da 28 anni».
La questione Cva
Minelli si è soffermata anche su Cva: «Per quanto riguarda poi le società controllate, il fatto che il bilancio di Cva sia, nella sua integralità, parte del bilancio della Regione è la conferma di ciò che ho sempre sostenuto in questi anni: questa società è totalmente controllata e soggetta al coordinamento e indirizzo da parte della Regione, ma le informazioni circa il percorso di razionalizzazione, importante anche ai fini dell’esame del consolidato, non sono arrivate».
Diego Lucianaz: «Fioccheranno i ricorsi»
A rincarare la dose ci ha pensato Diego Lucianaz.
«In tanti ci siamo chiesti perché solo ad elezioni avvenute il presidente della Regione ha chiesto la convocazione di un Consiglio straordinario per l’approvazione di un documento che doveva essere adottato entro il 30 settembre – ha evidenziato Lucianaz -, ma dai colpi di testa del Presidente Testolin non potevamo aspettarci altro. E fioccheranno ricorsi. È lo specchio di come la Giunta ha lavorato in questo periodo».
Le parole di Lucianaz
E ancora. «Rispetto al Gruppo amministrazione pubblica, mi soffermo su due enti – ha aggiunto -. Arpa, che pur essendo organismo pubblico, non ritiene importante occuparsi dei rilevamenti delle emissioni elettromagnetiche nocive a tutela della salute pubblica e delle sostanze inquinanti atmosferiche: ci auguriamo che i tecnici si accorgano delle sostanze nocive anche sui nostri ghiacciai. Fondazione Montagna Sicura, che usufruisce di finanziamenti pubblici con un aumento di entrate istituzionali su diversi progetti, contribuendo a una narrazione sul cambiamento climatico, oltre a un ambiguo intreccio con i Dipartimenti regionali che non condividiamo».
(t.p.)