Lillianes: il profumo del pan ner si è unito alla festa per i 30 anni del gruppo I Fiour di Moun
Giovedì 23 ottobre, alla sala polivalente alle 21, si terrà la conferenza Balli e strumenti musicali tradizionali, inconsueti e particolari
Trenta candeline per il gruppo I Fiour di Moun di Lillianes, e 25 candeline per i bambini del gruppo, capitano in un mese ricco di feste tra pan ner e soprattutto la castagnata, che sarà dal 24 al 26 ottobre ed è la festa più importante per la località della bassa valle del Lys.
L’ultimo nato tra i gruppi valdostani “fiorisce” nel 1995 come ensemble femminile in costume, Fiour di Moun, e diventa gruppo folkloristico dal 1996. Il nome deriva da un tipo di primula color fucsia che, nel patois di Lillianes, è chiamato appunto fiour di moun.
Dal 2000 il gruppo include anche gli uomini e i bambini e arriva a una trentina di componenti. La prima idea di far entrare le nuove leve nasce nel 1998 in occasione del Concours Cerlogne a Perloz.
I costumi femminile e maschile
Il costume femminile era in passato l’abbigliamento tipico della domenica e delle festività, poi rivisitato in chiave più moderna, mentre quello maschile si ispira all’abbigliamento documentato dalle fotografie; i bambini vestono un costume che richiama, con alcune varianti, quello degli adulti. I colori si rifanno a quelli della Valle d’Aosta, con gli abiti bordeaux, i grembiuli neri, come le cuffie e i cappelli, e gli scialli a fiori, unica nota diversa tra i costumi.
Gli uomini hanno i gilet bordeaux e le camicie in canapa di Champorcher.
«Il gruppo è sorto proprio a partire dalla volontà di Mireille Squinabol di avere un costume tipico. Forse per questo all’inizio eravamo solo donne», dice Nadia Agnesod, attuale presidente. «Prima il davanti del corpetto era in pizzo, ora la camicia è staccata dal vestito in modo che non occorra scucirla e ricucirla ogni volta che si lava».
La divulgazione e la valorizzazione della musica e delle danze della tradizione popolare è la finalità principale del gruppo. E la caratteristica che lo distingue dagli altri è la riscoperta delle danze occitane, franco-provenzali e svizzere, accompagnate dalla fisarmonica, dal violino, dalla ghironda e dal flauto.
Il gruppo dei bambini
I bambini hanno un repertorio più semplice e solo in alcuni casi ballano insieme agli adulti. «Non avendo nessun ballo nostro, ci siamo orientati verso le danze francoprovenzali delle feste, anche piemontesi. Siamo i più trasversali di tutta la regione», conclude Agnesod.
Il programma della festa
La festa è durata tre giorni, a partire da venerdì 17 ottobre con il concerto dei Musicanti di strada, folk rock band Bonnie Prince Charlie, e a seguire bal folk. Nello stesso luogo, sabato 18 si è tenuta una serata danzante con i Poudzo Valdotén. Domenica, dopo la messa, è stato benedetto il gruppo folkloristico; a seguire, concerto della Filarmonica Regina Margherita di Gaby ed esibizione de I Fiour di Moun con il ballo di ricerca Tourbillon Lillianais e altre danze tradizionali. Dopo il pranzo sociale, si è svolto un pomeriggio in allegria con Marco Picchiottino, tra musica e karaoke.
Infine, giovedì 23 ottobre, alla sala polivalente alle 21, conferenza di Rinaldo Doro, musicista e ricercatore, e Beatrice Pignolo sul tema Balli e strumenti musicali tradizionali, inconsueti e particolari.
(Elena Rembado)