Allarme sanità: ore di volontariato non complete, 10 autisti soccorritori a rischio
L'ospedale Parini di Aosta
Sanità
di Cinzia Timpano  
il 01/11/2025

Allarme sanità: ore di volontariato non complete, 10 autisti soccorritori a rischio

All'origine del 'pasticcio' che estrometterebbe dal servizio 10 operatori, il mancato raggiungimento delle ore di formazione necessarie ad essere abilitati al servizio

Allarme sanità: ore di volontariato non complete, 10 autisti soccorritori a rischio.

Una tegola rischia di abbattersi sul sistema regionale dell’emergenza urgenza sanitaria.

Il mancato rinnovo della tessera regionale di volontario del soccorso – prevista dalla delibera regionale 404 del 15 aprile – rischia di estromettere dal servizio 10 operatori sanitari.
Si tratta di personale interinale che da quest’oggi, sabato 1º novembre, non potrebbe più lavorare.

La ex consigliera regionale di PCP Erika Guichardaz

L’allarme è stato lanciato dalla ex consigliera regionale Erika Guichardaz  e dalla ex deputata Elisa Tripodi che via social hanno evidenziato la situazione gravissima rispetto agli operatori essenziali per il servizio di emergenza-urgenza.

«Non si può aspettare la nuova Giunta»

«Non voglio entrare nel merito delle deroghe o delle sfumature burocratiche previste dalla normativa; il punto è che, ad oggi, non si sa ancora nulla. Nessuna decisione, nessuna risposta, nessun segnale concreto (…).
Quello che è certo è che non si può restare fermi aspettando l’insediamento della nuova Giunta: chi è ancora in carica ha il dovere di agire subito. Serve un gesto di responsabilità, un intervento immediato dell’assessorato alla Sanità e dell’azienda Usl per evitare che dieci lavoratori vengano mandati a casa e che il servizio di emergenza-urgenza resti senza personale.
Ogni giorno che passa senza una decisione aumenta il rischio di disservizi per i cittadini e di ingiustizia per chi lavora in prima linea» scrive Guichardaz.

Mancano le ore di volontariato, requisito fondamentale per l’abilitazione

La questione riguarda il mancato raggiungimento delle ore di volontariato necessarie a ottenere la tessera di volontario del soccorso.
Nel caso non si raggiunga il requisito richiesto, il lavoratore non può mantenere l’abilitazione al servizio.

Pare che la norma preveda delle deroghe per motivi documentati, ma che le stesse non siano state accordate.

«Avevo contestato la delibera 404/2024 perché era poco chiara e perché, nel prevedere le ore da destinare al volontariato, doveva tenere conto anche delle difficoltà dell’azienda Usl, della mancanza e rigidità dei titoli per accedere ai concorsi per questa figura o semplicemente delle situazioni famigliari che avrebbero potuto cambiare le disponibilità di questi lavoratori.
Invece si è lasciato correre fino all’ultimo – rincara la dose Erika Guichardaz che poi affonda: «tutto questo sta nella mancanza di organizzazione e visione della nostra sanità valdostana e nel correre perennemente ai ripari se un medico usa una tac per un animale, se un altro dà di matto in pronto soccorso o se un altro ancora dichiara di avere un attestato che invece non ha.
Aspetto quindi con interesse la decisione che si prenderà rispetto a questa situazione, evidenziando però che in questo caso ci sia già stato il licenziamento.

 

(re.aostanews.it)

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