Messager Valdôtain, in edicola da domani l’almanacco che racconta la Valle d’Aosta
L'edizione numero 115 in edicola da sabato 6 dicembre, oltre alla cronaca della vita dei paesi i ricordi di personaggi come Corrado Gex e Maria Ida Viglino e di anniversari come i 60 anni del Tunnel, i 30 della nuova biblioteca regionale, i 50 delle Guide alpine
Da 115 edizioni racconta la Valle d’Aosta e scandisce la vita dei valdostani, puntuale come ogni anno arriva in edicola il Messager Valdôtain.
Strenna natalizia, memorandum dei principali fatti dell’anno, precursore delle celebrazioni che verranno e un po’ Sibilla meteorologica, il Messager sarà in edicola, a 18 euro, insieme al calendario con le immagini del fotografo naturalista Andrea Alborno e l’agenda con le immagini di dettagli dei castelli valdostani, a partire da sabato 6 dicembre.
Frammenti di memoria collettiva
Occasione per arricchire una preziosa collezione, «ce li ho tutti» confessa il presidente Stefano Aggravi e ritrovarsi in famiglia per commentare le feste, rallegrarsi per le nascite o commemorare chi non c’è più, il Messager Valdôtain è una summa di «frammenti di memoria collettiva» sottolinea Aggravi.
Tre le certezze che regala l’almanacco: «la carta, sembrerà banale ma nel 2026 è uno strumento cartaceo che rallenta la lettura e invita all’approfondimento – dice il presidente del Consiglio -; la copertina che è sempre la stessa, un marchio di fabbrica; il patrimonio di conoscenza del passato e del futuro».
Alberto Bich, Renzo Testolin, Stefano Aggravi, Enrico Montrosset
Il presidente della Regione, Renzo Testolin, ricorda il senso di famiglia che ogni anno il Messager riesce a trasmettere e gli importanti anniversari che l’almanacco racconta: i 60 anni dall’apertura del Tunnel du Mont Blanc, i 25 anni dell’Università, i 50 delle Guide alpine, oltre alle suggestioni politiche con gli 80 anni dell’Union Valdôtaine i ricordi di Corrado Gex e Maria Ida Viglino.
Il Messager e la ciclicità del tempo
Enrico Montrosset e Alberto Bich che si occupano della “cucina” dell’almanacco sottolineano come il Messager sottolinei la ciclicità del tempo e segni uno spartiacque tra un anno e l’altro, «una sorta di nuovo Capodanno».
Un prodotto corale al quale partecipano numerosi collaboratori e tanti comuni, uno strumento slow che in due a una lettura frammentaria, non continua, pensato perché duri tutto l’anno.
(erika david)
Alcuni dei collaboratori del Messager Valdôtain 2026
