Premio regionale per il Volontariato: la 16ª edizione all’Associazione Italiana contro l’Epilessia Valle d’Aosta
La cerimonia si è tenuta nella sala Maria Ida Viglino di palazzo regionale ad Aosta
Il 16° Premio regionale per il Volontariato va all’Associazione Italiana contro l’Epilessia Valle d’Aosta. Il riconoscimento, ideato dal Consiglio Valle, è andato al progetto Percorso Epilessia Valle d’Aosta.
Il Premio regionale per il Volontariato
La cerimonia si è tenuta nella sala Maria Ida Viglino di Aosta.
L’iniziativa è stata premiata con un contributo di 5 mila euro.
«Prendersi per mano e intraprendere un cammino sempre più onnicomprensivo – scrive la giuria nella motivazione -: con la bussola puntata sull’inclusione delle persone con epilessia, il progetto di Aice Valle d’Aosta rappresenta un’azione di trasformazione sociale, che, un passo alla volta, cancella le discriminazioni per fare strada alla conoscenza e alla sensibilizzazione».
Il progetto mira a creare un sistema stabile e integrato che supporti le persone con epilessia. Particolare attenzione va ai contesti in cui le persone subiscono discriminazioni o svantaggi.
Le candidature sono state, in totale, 20. L’edizione numero 16 è stata organizzata in collaborazione con il Csv e con il sostegno della sezione valdostana dell’Associazione Nazionale Alpini, dei Lions Club Aosta Host, Aosta Mont-Blanc e Cervino e del Rotary Club Courmayeur-Valdigne.
Riconoscimento a Pila per tutti
Sono stati cinque gli altri progetti premiati. A ognuno è stato riservato un contributo di 4 mila euro.Il primo riconoscimento è andato a “Pila per tutti”, presentato dall’Associazione valdostana Paraplegici. Sono promosse cinque giornate di sci a Pila, dedicate ai ragazzi con disabilità e agli atleti dello sci club Aosta per verificare l’accessibilità di piste e impianti, promuovere l’inclusione e il volontariato e redigere un report con proposte migliorative.
«Che siano ai piedi o su un qualsiasi supporto funzionale, gli sci diventano strumento di accoglienza e di arricchimento tra giovani con o senza disabilità: il progetto dell’Associazione valdostana Paraplegici, tagliando i suoi primi traguardi sulle piste di Pila, pone le fondamenta di una Valle d’Aosta che vince la medaglia d’oro di accessibilità e solidarietà», si legge nella motivazione.
Il secondo riconoscimento
Un riconoscimento è andato al progetto “Ponti di giovani: dalla Valle d’Aosta alla Sicilia” A lanciarlo, l’associazione Memoria Impegno Azione. Tale iniziativa vuole promuovere uno scambio culturale tra ragazzi valdostani e siciliani.
«L’incontro di giovani che provengono da realtà diverse resta strumento fondamentale per contrastare stereotipi e rafforzare la cittadinanza attiva – scrive la giuria nella motivazione -. Il progetto dell’associazione Mia costruisce ponti di coesione su cui far transitare cultura, storia ed esperienze che, chilometro dopo chilometro, germogliano in nuove opportunità».
Il premio all’associazione Diritto alla Salute
E ancora. Il terzo riconoscimento è stato assegnato al progetto “Ambulatorio Medico-Specialistico gratuito per cittadini valdostani non abbienti”, che è stato presentato dall’Associazione Diritto alla Salute. Lo scopo è offrire ai cittadini valdostani svantaggiati consulenze mediche, psicologiche e infermieristiche gratuite e rapide, integrate con i servizi sanitari locali, insieme a momenti di informazione e formazione su salute e prevenzione.
La motivazione: «Unire le competenze mediche all’impegno civico per aprire le porte di un luogo in cui i cittadini più vulnerabili possono trovare assistenza, cure e sostegno: il progetto dell’Associazione Diritto alla Salute testimonia di come il volontariato intercetti i bisogni della comunità e sappia tessere la trama di una sanità solidale».
Il quarto riconoscimento
Coinvolgere le donne con tumore al seno, proponendo attività di cura e relazione con i cavalli. È la sintesi del progetto “EQUI-librio: prendersi cura per curarsi”, proposto dall’Associazione valdostana per la Riabilitazione equestre sportiva, a cui è stato attribuito il quarto riconoscimento.
Questa la motivazione della giuria: «La relazione tra umano e animale che diventa esperienza terapeutica: il progetto dell’Avres si fa paradigma della reciprocità dell’aiuto che, facendo interagire percorsi di consapevolezza e recupero, crea legami così speciali che sanno pareggiare i due piatti della bilancia».
Il quinto riconoscimento
SOS Speranza dell’Associazione Volontari del Soccorso Grand Paradis ha ricevuto il quinto riconoscimento. L’iniziativa propone una serie eventi, incontri e attività formative utili a cogliere i primi segnali di malessere fisico e mentale e chiedere aiuto professionale.
«SOS: tre lettere, oppure tre punti, tre linee, tre punti – scrivono i giurati -. Un messaggio semplice ed efficace, soprattutto se inviato ai primi segnali di pericolo. Il progetto dell’Associazione Volontari del soccorso Grand Paradis insegna non solo a lanciare un SOS con tempestività, ma a raccoglierlo con altrettanta rapidità, facendo sì che la speranza resti sempre accesa».
Il commento
«Il volontariato è un fattore di stabilità sociale, tiene insieme la comunità nei passaggi più complessi – ha detto il presidente del Consiglio Valle, Stefano Aggravi, che ha presieduto della giuria -. Non è mera disponibilità di tempo, ma responsabilità condivisa. Con le sue 240 associazioni attive, la Valle d’Aosta conferma di sapere investire sulla cultura civica e sulla partecipazione e i 20 progetti candidati quest’anno dimostrano che la solidarietà non è un principio astratto, ma capacità progettuale e intervento concreto. Credo che questo Premio contribuisca proprio a rafforzare la cultura del progetto: misurabile, verificabile, replicabile».
(re.aostanews.it)
