Presunte irregolarità su permesso di costruire in sanatoria a La Salle: 2 citazioni dirette a giudizio
L'udienza predibattimentale è fissata per il 12 marzo 2026; le indagini si erano chiuse a settembre
Due citazioni dirette a giudizio chieste dalla procura di Aosta per la vicenda delle presunte irregolarità su un permesso di costruire in sanatoria a La Salle. Dopo la chiusura delle indagini preliminari, l’ufficio inquirente di via Ollietti si muove nei confronti di Marco Averone, responsabile dell’ufficio tecnico del comune della località della Valdigne e dell’impresario Pierfrancesco Spensatello.
2 citazioni dirette a giudizio
La vicenda era stata anticipata da Gazzetta Matin a maggio.
Le indagini – coordinate dal pm Giovanni Roteglia – sono state affidate alla guardia di finanza.
Gli accertamenti sono stati particolarmente complessi e nel corso dell’inchiesta la procura si è avvalsa anche di una consulenza tecnica.
Il permesso di costruire in sanatoria
Il permesso di costruire in sanatoria è uno strumento previsto dall’ordinamento che consente, in sostanza, di legittimare interventi realizzati in assenza del permesso di costruire o in totale difformità ovvero in assenza di segnalazione certificata di inizio attività (in alcune ipotesi) o in totale difformità da essa. Nel caso in cui la demolizione o il ripristino dei luoghi non fossero possibili, si può procedere con l’adozione di questo atto.
Le contestazioni
In relazione a quello specifico provvedimento, rilasciato un anno e mezzo fa, secondo la procura sarebbero state dichiarate e attestate alcune circostanze non corrispondenti al vero nel corso del procedimento amministrativo per l’adozione dell’atto.
Le indagini, come aveva anticipato aostanews.it, si erano concluse alla fine dell’estate.
Ad Averone (difeso dall’avvocato Corrado Bellora) viene contestato di aver attestato che era possibile rilasciare il permesso di costruire in sanatoria per l’immobile, che sarebbe stato oggetto di demolizione e ricostruzione, mentre la concessione edilizia prevedeva un restauro e risanamento conservativo.
Per la procura sono state anche disattese le indicazioni della Sovrintendenza del 2023.
A Spensatello (rappresentato dagli avvocati Giulio Vinciguerra e Vincenzio Scipioni) viene contestato di aver dichiarato di essere l’unico soggetto ad avere titolo a richiedere l’adozione dell’atto.
La procura, come aveva anticipato aostanews.it, dopo aver chiuso le indagini ha chiesto la citazione diretta a giudizio.
L’udienza predibattimentale è fissata per il 12 marzo 2026.Il filone amministrativoL’atto, che risale al 2024, è stato impugnato anche di fronte al Tar della Valle d’Aosta. L’udienza di luglio è stata aggiornata al 29 gennaio 2026, dopo che la difesa della società ricorrente (avvocato Orlando Navarra) ha presentato un’articolata serie di motivi aggiunti. Per le controparti, l’atto è stato invece rilasciato sulla base di presupposti corretti e la richiesta di annullamento deve essere rigettata.
(t.p.)
