Doc Sicilia: vendemmia 2025 in ripresa e mercati asiatici in crescita
Milano, 20 dic. (askanews) – La vendemmia 2025 segna una ripresa per la Doc Sicilia, che torna su livelli produttivi più regolari dopo due annate difficili, mentre sui mercati esteri si registra un interesse crescente nell’area asiatica. È questo il quadro tracciato dal Consorzio di Tutela vini Doc Sicilia, che chiude l’anno con un bilancio positivo sul fronte produttivo e con nuove prospettive di sviluppo commerciale.
“Dopo due annate complesse, la vendemmia 2025 ha segnato un ritorno a livelli produttivi più regolari, con circa 3 milioni di ettolitri raccolti su 97mila ettari vitati” ha affermato il direttore del Consorzio, Camillo Pugliesi, spiegando che “il risultato conferma la Sicilia tra le principali regioni viticole italiane e ne evidenzia la capacità di coniugare biodiversità e sostenibilità”. Analizzando l’andamento dei mercati, Pugliesi ha precisato che “negli Stati Uniti la tenuta è stata complessivamente positiva, pur in un contesto reso più complesso dalle politiche commerciali, mentre nell’area asiatica si è registrato un interesse crescente verso i vini siciliani”, scenario che ha spinto il Consorzio a rafforzare le attività di promozione e comunicazione.
Nel corso del 2025 è emersa anche una crescita dell’attenzione verso i vini bianchi della Denominazione, in particolare Grillo e Lucido, noto anche come Catarratto. Con circa 29.000 ettari, il Lucido è la varietà a bacca bianca più diffusa in Sicilia e si distingue per la sua versatilità e per l’ampia variabilità intra-varietale, che ne consente l’espressione in contesti costieri, collinari e montani. Caratteristiche che aprono prospettive produttive diverse, dai vini di pronta beva ai bianchi strutturati da affinamento e alle basi spumante, come evidenziato dal progetto “Vista Lucido” recentemente concluso. Parallelamente, il Consorzio ha proseguito nel 2025 il lavoro di studio sulle oltre 70 varietà autoctone presenti sull’isola. Le micro-vinificazioni condotte nel corso dell’anno hanno messo in luce almeno 7-8 biotipi di particolare interesse, che potranno ampliare ulteriormente il panorama enologico siciliano e offrire nuove opportunità di valorizzazione nei prossimi anni.
Guardando al 2026, il Consorzio di Tutela vini Doc Sicilia avvierà nuove azioni di comunicazione e promozione della Denominazione, con uno dei momenti centrali programmato al Vinitaly. Accanto alla partecipazione alle principali fiere di settore in Italia e all’estero, sono previste iniziative rivolte sia al trade sia ai consumatori, pensate per raccontare la Sicilia come un vero continente vitivinicolo, attraverso esperienze legate al territorio, alla cultura e allo stile produttivo.
Il Consorzio rappresenta oggi oltre 7.000 viticoltori e circa 500 imbottigliatori, per una produzione che supera gli 80 milioni di bottiglie distribuite sull’intero territorio regionale. Un sistema articolato che ha contribuito a rafforzare la presenza e la reputazione dei vini siciliani sui mercati internazionali.
