Fiera di sant’Orso: 1184 espositori tra festa e sicurezza
E' stata presentata l'edizione 1018 della Millenaria; tra le novità, vie di esodo per ragioni di sicurezza e la veillà dei piccoli organizzata per la prima volta dall'Ufficio Artigianato di tradizione.
«Una festa del popolo, capace di raccontare la nostra regione e le sue peculiarità, ma anche un evento con importanti ricadute economiche».
Così l’assessore alle Attività Produttive, Energia, Politiche del Lavoro e Ambiente Jean-Pierre Guichardaz ha definito la Fiera di sant’Orso, la cui presentazione ufficiale si è tenuta quest’oggi nella saletta di palazzo regionale. Guichardaz ha lodato e ringraziato la «poderosa macchina organizzativa fatta di persone in carne e ossa che lavora duramente per la riuscita di un evento di tale portata».
Il coordinatore del Dipartimento Industria, Artigianato ed Energia Tamara Cappellari ha parlato «di safety e security, di un percorso fiera che prevederà vie di esodo e altri accorgimenti nel rispetto delle norme di sicurezza obbligatorie» annunciando la redazione «di uno specifico opuscolo sulla safety che diventa uno strumento utile ai visitatori per le informazioni sui centri di accoglienza e sui punti sanitari, con una serie di informazioni utili sui trasporti, le vie di esodo ecc».
Altra novità è la creazione di un punto informativo in piazza Plouves.
I numeri
E’ in linea con gli scorsi anni il numero dei partecipanti: sono 1184 i partecipanti alla Foire numero 1018; 994 del settore tradizionale e 141 per il non tradizionale. Al padiglione dei professionisti partecipano 84 tra imprese e maestri artigiani mentre 77 – in crescita – sono le imprese che occuperanno il padiglione enogastronomico di piazza Plouves.
La responsabile dell’Ufficio Artigianato di Tradizione Piera Squillia ha presentato il ciondolo della Foire, il bossòn di bounì,« un recipiente in legno d’acero che viene impiegato come contenitore delle sostanze acidule per la caseificazione della ricotta e che quest’anno è stato realizzato da Les Amis du Bois di Introd» – ha spiegato Squillia, passando la parola a Corrado Brunet che ha spiegato come sono stati realizzati i ciondoli «che gli artigiani, orgogliosi portano al collo» – ha poi precisato
A côté de la Foire, una serie di iniziative, prime tra tutti la veillà di petchou, la veillà dei piccoli che martedì 30 gennaio si terrà alla Cittadella dei giovani, con la partecipazione dei Flottins di Evian, i folletti dell’acqua che per la prima volta lasceranno le rive del lago Lemano per portare a sant’Orso i loro giochi, mostri, animali fantastici ma anche musica e arte.
Il 27 e 28 gennaio, il Criptoportico Forense ospiterà ‘Armonie ai confini dell’ombra’, un concerto tattile che la produzione LabPerm diretta da Domenico Castaldo porta dopo il successo torinese, su proposta della compagnia Replicante Teatro, grazie alla collaborazione con l’assessorato all’Istruzione e Cultura.
Nella foto in alto, da sinistra, la coordinatrice del Dipartimento Tamara Cappellari, l’assessore Jean-Pierre Guichardaz e la responsabile dell’Ufficio Artigianato di Tradizione Piera Squillia.
(cinzia timpano)