Coronavirus: sconcerto per le dichiarazioni della presidente del Consiglio Emily Rini
Alzata di scudi dei gruppi consiliari di maggioranza
Coronavirus: Sconcerto dei gruppi consiliari di maggioranza per le dichiarazioni della presidente del Consiglio Valle Emily Rini.
Così in un duro comunicato Alliance Valdôtaine, Union Valdôtaine, Stella Alpina, Rete Civica-Alliance Citoyenne e il consigliere del gruppo Misto Giovanni Barocco esprimono «il loro personale sconcerto e grande preoccupazione a fronte delle dichiarazioni, diffuse dal sito istituzionale della Provincia autonoma di Trento, che la Presidente del Consiglio Valle avrebbe pronunciato durante una riunione dell’Assemblea plenaria della Conferenza delle Assemblee delle Regioni e Provincie autonome.
Emily Rini, travisate le mie parole
A Gazzetta Matin la presidente del Consiglio Valle ha dichiarato in mattinata «equivocate le mie parole» rispetto a quanto evocato dalla maggioranza.
Aggiunge Rini: «Non credo che siano le mie parole dette in Conferenza dei Presidenti ad allarmare la popolazione: sono piuttosto i comunicati scomposti di alcune forze politiche a innalzare il livello di allarme, di disorientamento e di sfiducia nei confronti di una classe politica che utilizza ogni mezzo per alzare il livello di tensione. Da qui il mio grande dispiacere, perché in questo momento la nostra comunità avrebbe bisogno di tutto tranne che di battibecchi tra i politici. E sono personalmente basita nel constatare che quello che resta della maggioranza passi il suo tempo ad attaccare me e le mie dichiarazioni – di cui come sempre mi assumo la responsabilità – invece di cambiare marcia nella gestione dell’emergenza».
Le affermazioni contestate
«Alla Presidente si attribuiscono infatti affermazioni che stanno creando disorientamento nell’opinione pubblica. Si parla di medici che utilizzerebbero sacchi dell’immondizia per schermarsi dal virus, di gente che ormai muore in casa perché non c’è spazio per i ricoveri e che sarebbero terminati i farmaci antivirali e i tamponi».
«Sono affermazioni gravi che, provenienti da fonte istituzionale, nella loro cruda semplificazione, stanno seminando panico e profonda inquietudine. Onde evitare interpretazioni strumentali, riteniamo opportuno che la Presidente chiarisca la fonte e il tenore delle sue affermazioni e se la sua richiesta di aiuto fosse raccordata con la Presidenza della Regione e con le strutture che stanno affrontando la gestione della crisi».
«In un momento di grave emergenza sanitaria, caratterizzato da una forte tensione emotiva collettiva, riteniamo che le istituzioni debbano sforzarsi di portare avanti un’azione concordata, ponendo particolare attenzione al linguaggio della comunicazione ufficiale e distinguendo in modo inequivocabile le legittime opinioni personali rispetto alle prese di posizione istituzionali».
Concludono. «Non basta invocare la condivisione, bisogna anche essere disposti a darne e se la Presidente avesse inteso realmente portare avanti un’iniziativa di sensibilizzazione, sarebbe stato opportuno coinvolgere e informarne quantomeno la Conferenza dei Capigruppo».
(re.aostanews.it)