Usura: per ora zero casi segnalati in Valle d’Aosta, ma «la Regione faccia in fretta»
È quanto emerge dalla riunione dell'Osservatorio comunale permanente sulla legalità del comune di Aosta
Casi, per ora, non se ne sono registrati, ma in Regione è scattata la task force per prevenire la piaga dell’usura. La notizia si apprende a seguito della riunione dell’Osservatorio comunale permanente sulla legalità e la lotta alla criminalità organizzata del comune di Aosta, presieduto da Sara Favre, che ha permesso di fare il punto della situazione con guardia di finanza, polizia, carabinieri, polizia locale, usl della Valle d’Aosta, associazione Libera e Cgil, Cisl e Savt.
Tre i punti fondamentali emersi dall’incontro. La messa a disposizione, da parte di Libera, del numero “Linea Libera” per la denuncia di casi sospetti. Lo sfruttamento della piattaforma regionale Ohmyjob.it (quella dedicata agli aiuti per l’emergenza Covid per intenderci) per pubblicare un vademecum in materia di usura; la spinta alla Regione per fare in fretta a fornire gli aiuti a imprese e famiglie.
La convocazione, dell’osservatorio, prevista a seguito dell’approvazione di un ordine del giorno da parte del consiglio comunale, è così servita per analizzare le problematiche legate, appunto, al tema del “rischio usura” per i soggetti in difficoltà a seguito dell’emergenza Coronavirus.
Usura: «Necessità di mantenere alta l’attenzione»
«La seduta è stata l’occasione per fare il punto sull’attualità del pericolo che, nel sistema economico locale, famiglie e imprese valdostane cadano vittime di attività usuraie da parte della criminalità organizzata – sottolinea la presidente del Consiglio -. Le forze dell’ordine hanno sottolineato la necessità di mantenere alta la soglia di attenzione, puntando sull’aspetto preventivo, ma hanno anche confermato che, al momento, non ci sono state notizie di reato che riguardano tali pratiche sul nostro territorio».
Dal confronto è emersa una necessità. «Sollecitare la Regione e le Istituzioni in generale affinché continuino a svolgere un ruolo di sostegno attivo alle famiglie e alle imprese, e che ciò venga fatto in maniera semplice e facilmente accessibile. A cominciare dall’annunciato terzo pacchetto di aiuti anti-crisi – conclude Sara Favre -. In particolare, è emersa la richiesta di facilitare il più possibile l’accesso alle misure e al credito, semplificando le procedure, e investendo risorse in una comunicazione, riguardante il pacchetto di aiuti, che sia tanto chiara quanto esaustiva (leggasi vademecum ndr)».
(al.bi.)