Coronavirus: Valle d’Aosta in zona gialla da lunedì 1º febbraio
Per domani, domenica 31 gennaio, è attesa l'ordinanza del presidente della Regione Erik Lavevaz
Coronavirus: Valle d’Aosta in zona gialla da lunedì 1º febbraio.
I dubbi sono chiariti: la zona gialla scatterà per la nostra regione lunedì 1º febbraio e non domenica 31 gennaio come sembrava.
Lo comunica la Presidenza della Regione, sulla base della comunicazione formale ricevuta dal Ministero della Salute.
La zona gialla ci colloca in una fascia di rischio moderato.
«Il risultato è conseguenza degli sforzi e dei sacrifici fatti da tutti i valdostani – commenta il presidente della Regione Erik Lavevaz – in un momento che negli scorsi anni era segnato dalla presenza di folle di turisti e visitatori e che invece ci vede ancora costretti al distanziamento.
Ma i dati ci dicono che la direzione è giusta, e che dobbiamo mantenere alta l’attenzione: i numeri della Valle d’Aosta possono continuare a migliorare, se tutti agiremo insieme con responsabilità, per andare verso quella ‘zona bianca’ che ci permetta finalmente di recuperare ampi spazi di normalità».
E’ attesa per domani, domenica 31 gennaiio, l’ordinanza del presidente della Regione Erik Lavevaz che accompagnerà il passaggio di colore ribadendo le misure già messe in atto per il territorio regionale in zona gialla.
Il monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità ha rivelato che l’indice Rt nazionale è sceso da 0,97 a 0,84 nella settimana 18-25 gennaio.
La Valle d’Aosta ha un Rt di 0,82
«Questa settimana – si legge nel rapporto del ministero della Salute – si continua a osservare un miglioramento del livello generale del rischio. Una regione (Molise) ha un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2».
A rischio moderato ci sono Abruzzo, Friuli Venezia Giulia , Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Provincia di Trento, Puglia e Toscana. Rischio basso per Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Molise, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta e Veneto.
Sono arancioni Puglia, Sicilia, Sardegna, Umbria e Provincia autonoma di Bolzano.
(re.aostanews.it)