Geenna, pm Longi a Corte Appello: provata presenza “locale” di Aosta
Prima udienza oggi, 3 maggio, del processo di Appello (aggiornato al 17 maggio); alla sbarra - rito abbreviato - cinque imputati condannati in primo grado
Il processo di Appello dell’inchiesta “Geenna” è stato aggiornato al 17 maggio, per la requisitoria del procuratore generale Giancarlo Avenati Bassi.
Il processo di secondo grado, sulle presunte infiltrazioni mafiose in Valle d’Aosta, è iniziato oggi, 3 maggio a Torino per i cinque imputati che avevano scelto il rito ordinario.
Alla sbarra
Il 16 settembre 2020, il collegio di Aosta presieduto dal giudice Eugenio Gramola aveva condannato a 10 anni di reclusione Marco Sorbara, ex consigliere regionale (ai domiciliari con permesso di uscire di casa per lavorare) e Monica Carcea, ex assessore comunale a Saint-Pierre (ai domiciliari); a 11 anni Nicola Prettico, ex consigliere comunale di Aosta e Alessandro Giachino, dipendente del Casinò de la Vallée; a 13 anni il ristoratore Antonio Raso.
La prima udienza, quella odierna, ha visto la lettura della relazione del consigliere relatore che ha ripercorso tutte le tappe della vicenda giudiziaria e dei motivi di Appello proposti sia dalla pProcura che dalle difese dei cinque imputati.
In seguito, ha preso la parola il pm torinese Valerio Longi il quale ha coordinato l’indagine e ha ribadito alla Corte la sussistenza degli elementi accusatori che provano la presenza della ‘locale’ ‘ndrangheta di Aosta.
Il 18 maggio, invece, inizierà il processo d’Appello per gli altri 12 imputati, condannati il 17 luglio del 2020, dal gup di Torino con il rito abbreviato.
In foto: un momento dell’udienza di oggi, 3 maggio
(re.aostanews.it)