Lupo in VdA: risarcimenti agli allevatori fuori dal ‘de minimis’
L'assessore Albert Chatrian ha anticipato i contenuti di una delibera che sarà approvata nella seduta della giunta il 19 aprile
Lupo in VdA: risarcimenti agli allevatori fuori dal ‘de minimis’. Il tetto è di 20 mila euro. Così l’assessore all’Ambiente Albert Chatrian ha anticipato in Consiglio Valle i contenuti di una delibera che sarà approvata nella seduta della giunta il 19 aprile. Lo ha fatto in seguito a un’interpellanza del consigliere di Mouv’ Elso Gerandin.
La risposta
«Sgomberiamo il campo dalle falsità e dalle inesattezze. La criticità c’è. Ora dobbiamo trovare le soluzioni corrette. Siamo consapevoli che l’argomento si presta a essere strumentalizzato. Si creano ingiusti allarmismi. La presenza del lupo è un fenomeno nuovo e rappresenta un cambiamento epocale anche per i nostri allevatori. Bisognerà fare uno sforzo culturale che dovrà essere agevolato dall’amministrazione. Da parte mia c’è una grande attenzione al fenomeno. Con le strutture abbiamo predisposto una delibera che sarà all’attenzione della giunta nella seduta di venerdì 19. Abbiamo aggiornati i criteri e le modalità per promuovere la coesistenza tra allevatori e lupo, indennizzando e incentivando misure preventive. Il tetto massimo di risarcimento, fissato a ventimila euro, sarà erogato al di fuori dal de minimis». Così l’assessore.
Il punto sul lupo
Sono 54 i casi di attacco al patrimonio zootecnico in Valle d’Aosta. Il dato – riferito al 31 dicembre del 2018 – è stato comunicato nella mattinata di oggi in Consiglio Valle dal presidente della Regione, Antonio Fosson, dopo una riunione svoltasi ieri ad Aosta tra i diversi soggetti interessati insieme con il Comitato per l’ordine e sicurezza pubblica sulla presenza del lupo. «Non sono stati evidenziati casi di atteggiamenti particolarmente ‘confidenti’ da parte dei lupi nelle zone antropizzate». «Le competenti strutture dell’Amministrazione regionale continueranno a mettere in opera attività rivolte in particolare al monitoraggio e alla prevenzione e alla definizione di un protocollo che codifichi le procedure da seguire, da parte dei cittadini e delle forze dell’ordine, in caso di avvistamento».
(da.ch.)