Chiude la storica libreria Minerva
Minerva, la libreria storica della città, chiude i battenti. La scelta è stata inevitabile; la crisi economica in corso e i problemi che affliggono tutte le librerie (concorrenza della grande distribuzione in primis) sono lultimo colpo che si aggiunge a una situazione difficilissima da anni. Da lungo tempo, ormai, per il proprietario Giorgio Vigna e la sua famiglia, tenere aperto significava perdere del proprio («Non auguro a nessuno di voi di andare ogni mattina al lavoro con la consapevolezza di andarci per perdere soldi» – si legge nel post su Facebook in cui si annuncia laddio al sogno della libreria).
Lavventura è iniziata cinque anni fa, nel 2008, con lacquisto della libreria. Ma gli affari non sono andati secondo le speranze e neanche secondo le possibilità che erano state prospettate agli acquirenti.
«Ce labbiamo messa tutta, abbiamo provato per quattro anni, in tutti i modi, a risollevare le sorti della libreria, in una battaglia continua.
«Dicono che fare il libraio sia una vocazione, ed è vero. E solo lamore per la lettura che ci ha spinti in questa lettura, Sono un lettore e non un venditore. So che molti di voi questo lo hanno capito e apprezzato – scrive malinconico Vigna nel post di Facebook.
E cè anche loccasione per mettersi un po a nudo, per invitare ad acquistare i titoli in saldo, anche se questo non è mai stato un comportamento di casa, usuale, alla libreria Minerva.
«Sono sincero – scrive Vigna – un po mi vergogno a denudarmi così pubblicamente, strano mi vergogno di più delle foto in cui faccio il deficiente… questo è il potere di Internet, e mi vergogno di quello che sto per scrivere, il colpo da maestro del marketing… dopo avervi fatto penare con me, vi invito alla grande liquidazione di libri… e forse un po venditore lo sono diventato…».
(c.t.)