Mont Avic: Legambiente all’attacco sul nuovo piano di gestione
Punta il dito sul nuovo piano di gestione che sarà presentato a breve dal cda del Parco del Mont Avic, Legambiente, che in un comunicato attacca su «modifiche proposte che delineano e promuovono un’idea di parco modernista, tecnologico ed economicamente redditizio, la cui funzione primaria non è più la conservazione e la tutela delle componenti naturalistiche, bensì la salvaguardia di singoli elementi e lo sfruttamento per la promozione del parco a fini turistici». Queste modifiche, proposte per la maggior parte dal comune di Champdepraz, porterebbero, sempre secondo l’associazione «a un turismo pesante, con la possibilità di opere dirompenti, come centraline idroelettriche, impianti a fune, nuove strade, piste, utilizzo di mezzi meccanici, lo svolgimento di importanti manifestazioni a carattere sportivo e l’utilizzo di pratiche agricole (rimodellamento del terreno, spietramento) per cui lo sfruttamento dei pascoli diventa prioritario rispetto alla tutela del paesaggio». Legambiente, poi, fa emergere dubbi su chi potrebbe avere interessi da un parco che promette «attenzione alle condizioni di sviluppo socio-economico degli attori locali che risiedono o hanno attività all’interno dell’area protetta».
Non si fa attendere la replica del primo cittadino di Champdepraz, Luigi Berger, che parla di proposte di modifica che «devono poi essere ratificate da cda e Consiglio Regionale spiega -. Se ci sono da risistemare sentieri lo faremo, allo stesso modo se una baita o la zona avranno bisogno di una centralina idroelettrica ci penseremo». «Comunque a Legambiente sono fissati conclude il primo cittadino, parlando dei supposti interessi dietro alle modifiche presentate -. Certo è che se non ci muoviamo noi, a fare qualcosa di utile per la comunità ne abbiamo da aspettare Legambiente».
(al.bi.)