Difficoltà economiche, si suicida artigiano edile
Sono stati i debiti “e non la cartella esattoriale di Equitalia, perché non è mai stata inviata” (tiene a precisare la stessa Equitalia, ndr) la causa del gesto estremo di Francesco Gioffrè, classe 1951, originario di Polistena, in provincia di Reggio Calabria, l’artigiano edile che si è tolto la vita ieri sera, in un cantiere in località Fabbrica a Champdepraz dove aveva lavorato nei mesi scorsi, poco distante dalla ferrovia, chiuso temporaneamente per la necessità di alcune varianti rispetto al progetto originario.
A tirare in ballo Equitalia sarebbero stati i familiari durante la deposizione ai carabinieri; deposizione nella quale si parla di una cartella di 10 mila euro.
Secondo fonti familiari, le difficoltà economiche, unite ad alcuni problemi di salute avrebbero gettato nello sconforto l’uomo che viveva a Saint-Vincent con la compagna e un figlio di 10 anni.
A rinvenire il corpo dell’uomo nella serata di giovedì è stata la figlia, 36 anni, avta dal primo matromonio, allarmatasi per il continuo squillare a vuoto del telefono cellulare del padre.
Dall’inizio dell’anno sono circa 35 i suicidi per ragioni economiche, causati, nella maggior parte dei casi dall’arrivo di cartelle esattoriali da onorare.
L’ultimo caso ieri a Vicenza dove un uomo di 54 anni, titolare di una piccola azienda di autotrasporti si è tolto la vita impiccandosi nella propria abitazione. Ha lasciato un biglietto nel quale indicava nei debiti la ragione del suo gesto.
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