Processo Amiat: chiesti 14 mesi di reclusione per La Torre e Luberto
Le ipotesi di reato vanno dalla tentata corruzione alla turbativa d’asta; il pm d Torino Carlo Maria Pellicano ha formulato le richieste di condanna nell’ambito del processo Amiat (azienda multiservizi igiene ambientale torino), l’azienda municipalizzata che si occupa di nettezza e igiene urbana nel capoluogo piemontese. Per Leonardo La Torre e Salvatore Luberto, esponenti della Fédération Autonomiste, il pm ha chiesto un anno e due mesi per la presunta turbativa d’asta per l’appalto del servizio di sicurezza dell’Amiat.
Il processo nacque dalla denuncia di Raphael Rossi che all’epoca dei fatti era vice presidente dell’Amiat e che oggi è parte civile nel processo con la stessa Amiat e con il comune di Torino. Rossi ha chiesto un risarcimento di 30 mila euro.
Le altre richieste: il pm Pellicano ha chiesto due anni di reclusione per Giovanni Succio, dirigente della ditta Vm Press di Alessandria, un anno e sei mesi per Carlo Gonnella e Giorgio Malaspina, gli ultimi due dirigente e proprietario della stessa Vm Press, azienda che si occupa del trattamento di rifiuti e di trasformazione di materie plastiche. L’ex presidente dell’Amiat Giorgio GIordano ha già patteggiato la pena di un anno mentre per Giancarlo Gallo, direttore degli acquisti all’Amiat, il pubblico ministero ha chiesto l’assoluzione. Il pm ha chiesto anche una sanzione amministrativa di 60 mila euro a carico della Vm Press.
(c.t.)