Quaranta giorni in albergo ma non ha i soldi per saldare il conto
Un mese fa era stato indagato in stato di libertà perchè si era spacciato per il referente di una associazione onlus che raccoglieva fondi per i bambini malati di neuroblastoma, truffando un centinaio di aostani, tra privati e commercianti.
Oggi, la sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile della questura ha deferito nuovamente C.B., 57 anni, residente nel capoluogo, per involvenza fraudolenta. Spacciandosi per un referente di ‘Medici senza frontiere’, impegnato a ospitare un collega il cui figlio avrebbe dovuto subire un intervento all’ospedale Parini – l’uomo si era recato in un albergo del capoluogo, spiegando la situazione e chiedendo (e occupando) la camera insieme a una donna, per trenta giorni. I due si sono poi fermati un’altra settimana ma al momento di pagare il cospicuo conto hanno comunicato di non essere in grado di saldare il debito. Il titolare ha così chiamato il 113 che ha identificato i soggetti (C.B. e A.T.) per il reato di cui all’articolo 641 del Codice Penale (insolvenza fraudolenta).
(c.t.)