Courmayeur: un nuovo gruppo «indipendente e apartitico»
Principi fondamentali: indipendenza, confronto, coraggio, idee concrete. E’ stata presentata ieri pomeriggio a Courmayeur, al Caffè dell’Ange, la Carta dei Valori del nuovo gruppo «aperto a tutti», inventato dalle due minoranze di ‘Courmayeur Noi@Courmayeur’ e ‘Courmayeur domani’ di Raffaella Roveyaz e Albert Tamietto. Il gruppo si dichiara indipendente e apartitico e non si tratta di una mera nuova etichetta che prevede la ricandidatura dei rappresentanti delle due ex liste. «Non vedete facce nuove qui in conferenza stampa, ma noi non siamo espressione del passato. Io e Raffaella non siamo nemmeno sicuri di ripresentarci per le elezioni di ottobre 2012, questo gruppo nasce da un reale interesse per il futuro di Courmayeur e come più volte dichiarato molti courmayeurens si sono uniti spontaneamente a noi convinti dal nostro progetto» – ha dichiarato Albert Tamietto. «I nostri incontri sono aperti e siamo propensi a qualsiasi nuovo arricchimento da parte di chiunque sia disposto a mettersi in gioco per il futuro del Paese. La gente è stufa della vecchia politica fatta di giochi e scontri tra partiti che si oppongono per ottenere la poltrona. Speriamo di far vincere una nuova proposta che si basa sul valore delle persone e della comunità . Noi non vogliamo rappresentare i cittadini, noi prima di tutto siamo cittadini» – ha continuato Albert Tamietto. Raffaella Roveyaz ha spiegato: «ci siamo ritrovati uniti in questi 5 anni nel fronteggiare la maggioranza che spesso imponeva le sue scelte senza discussioni, vorremmo che questo cambiasse in futuro; questo gruppo avrà una nuova identità; noi spesso – benché contro l’amministrazione – eravamo di opinione diversa tra di noi su alcuni temi, ma con la mediazione e il confronto si troveranno i punti in comune. I nomi dei candidati non saranno calati dall’alto, ma verranno dal basso. Vogliamo assolutamente coinvolgere i giovani». Presente all’incontro il consigliere regionale di Alpe, Albert Chatrian, che interpellato dalla domanda di un giornalista ha risposto: «non è una sconfitta o un fallimento per il nostro modo di fare politica, è una nuova proposta da sperimentare. Quest’iniziativa è stimolante, chi ama il proprio comune anche senza indirizzi politici e di partito può portare idee nuove, creare entusiasmo ed incentivare una reale partecipazione politica alla vita comunitaria».
(sophie tavernese)